Manovra, sgravi fiscali a chi assume giovani e donne sotto i 35 anni
Le imprese potranno dedurre 10.600 euro per ogni donna e giovane sotto i 35 anni assunti a tempo indeterminato. Lo sconto sale a 15.200 nelle regioni del Mezzogiorno. A prevederlo è l’articolo 2 del testo del decreto uscito dal Consiglio dei ministri.
MA IN CHE MONDO VIVONO?
E DA IDIOTI OLTRE CHE DA DELINQUENTI DISCRIMINARE DAL MONDO DEL LAVORO CHI OLTREPASSA LA SOGLIA DEI 35 ANNI. MA VI RENDETE CONTO CHE SI ANDRA’ IN PENSIONE A QUASI 70 ANNI E UN UOMO O UNA DONNA CHE PERDERANNO IL LAVORO SARANNO COSTRETTI AD ANDARE AD ELEMOSINARE MAGARI CON L’INTERA FAMIGLIA AL SEGUITO.
Sottoscrivo totalmente il commento di Giovanni. Può aver senso in generale incentivare le assunzioni con degli sgravi, ma discriminare per età e per genere oltre che discutibile in termini di principio è particolarmente assurdo in questo caso perchè si colpisce la categoria che ha più difficoltà a rientrare nel lavoro e più bisogno di rientrarvi assolutamente pena l’emarginazione sociale.
Uno “sgravio per i giovani e le donne” suona bene, ma se ci si guarda dentro significa che assumere un uomo oltre i 35 anni per le aziende implica un costo aggiuntivo di varie migliaia di euro rispetto ad assumere chiunque altro. Un uomo che non abbia delle competenze speciali tali da giustificare questo esborso extra non troverà mai più un lavoro.
Sono norme che sembrano ragionevoli e civili ma nascondono pulsioni darwiniane pericolose.
Esatto Emanuele. C’è una crisi globale che fa perdere il posto di lavoro ai padri di famiglia. Ora, i signori governanti con pensioni da trentamila euro al mese, mi dovrebbero cortesemente spiegare come fa un cinquantenne che ha perso il lavoro ad arrivare all’età della pensione se con questa legge non riuscirà più a trovare una occupazione. Ci sono quasi mille parlamentari, sono inutili sotto scacco di un burocrate con una totale empatia nei confronti delle sofferenze e dei problemi della gente.