La famiglia Gheddafi ha cercato rifugio in Messico
Lo scorso settembre, alcuni esponenti della famiglia Gheddafi, tra cui il figlio Saadi, hanno tentato di entrare con documenti falsi in Messico. A riferirlo è il segretario del governo di Città del Messico, Alejandro Poire, che oggi ha rivelato i retroscena di questo piano sventato dai servizi segreti messicani. Secondo questo progetto, i familiari dell’ex rais sarebbero giunti nel paese del centro america dopo un lungo viaggio, che prevedeva diverse tappe in paesi del Medio Oriente, in Kosovo, in Canada e negli Stati Uniti fino all’arrivo in Messico. Ma gli 007 messicani hanno bloccato tutto, arrestando i membri dell’organizzazione che aveva il compito di “preparare il viaggio e coordinare la logistica del trasferimento” dei cinque esponenti della famiglia Gheddafi.