L’incidente di Trieste? “Una tragedia che può accadere in qualsiasi cantiere”
A un giorno di distanza dalla tragedia al PalaTrieste, che è costata la vita a Francesco Pinna, uno studente lavoratore di 20 anni, sono tante le polemiche e si cerca di far chiarezza sull’accaduto. Sembra che a cedere sia stato il “ground support”, una impalcatura che viene utilizzata in quei palazzetti dove non c’è la possibilità di appendere le luci e l’amplificazione direttamente al soffitto. Secondo quanto riferito da Maurizio Salvadori, manager della Trident, l’agenzia che segue Lorenzo Jovanotti, “tutto era certificato da un ingegnere e la struttura era stata utilizzata durante tutta l’estate senza alcun problema”. Dello stesso parere è il responsabile dell’ufficio stampa, Luigi Vignando: “Sono state rispettate tutte le misure di sicurezza, questa è una cosa che esula dall’ordinario, è una tragedia che può accadere in qualunque cantiere. Facciamo oltre 80 concerti ogni anno e non era mai successo nulla di simile prima d’ora”.