Monti in Aula (a Berlusconi): “Non mi sento affatto disperato”
“Se tutti faranno il proprio dovere e qui in Aula devo riconoscere che c’è un senso di responsabilità allora non ci sono dubbi: l’Italia si salverà”. Così il presidente del Consiglio, Mario Monti, durante il suo intervento nell’Aula della Camera che ha preceduto le dichiarazioni di voto finale sulla manovra.
“Sarà questa l’ultima manovra di sacrifici?”, si è chiesto Monti. “Lo spero. Dipenderà dalla nostra capacità di presentarci uniti e credibili di fronte ai mercati. Sarà tanto più probabile quante più riforme strutturali parlamento e governo sapranno approvare. Il rischio – ha quindi aggiunto – è massimo, è stato massimo e lo è ancora perché non tutto dipende da noi. Mi permetto di ricordare a tutti noi la posta in gioco. Non si tratta di continuare a vivere come prima al netto o al lordo di certi sacrifici. No, onorevoli deputati, senza questo intervento sono a rischio i risparmi degli italiani soprattutto quelli piccoli. È a rischio il benessere accumulato da generazioni, il veder evaporare gran parte dei redditi degli italiani soprattutto quelli modesti”.
“L’azione di sostegno alla crescita – ha proseguito il premier – è già iniziata, non c’è una prima e una seconda fase. Certo dobbiamo fare di più e lo faremo. Il ministro dello Sviluppo economico sta preparando un’azione vasta e continua per rilanciare gli investimenti”.
Non è mancata infine una frecciatina Berlusconi, il quale giovedì lo aveva definito “disperato”: “Ho letto stamattina che Monti è disperato. Ho fatto un rapido esame di coscienza leggendo quel titolo e per un attimo mi sono sentito colpevole perché non mi sento assolutamente disperato, poi svegliatomi un po’ meglio e avendo riflettuto un po’ di più, quella parvenza di colpevolezza è svanita del tutto perché non ho nessun motivo di disperazione”.