I dipendenti del ristorante del Senato che rischiano il posto, intervengono i questori
Il personale del ristorante del Senato è a rischio. Ed è notizia di questi giorni che nove dipendenti – sei camerieri, due cuochi e un tabaccaio – avrebbero ricevuto a breve le lettere di licenziamento dalla società che gestisce i servizi di ristoro di Palazzo Madama, la Gemeaz Cusin. La decisione sarebbe dovuta alla diminuzione dei pasti serviti quotidianamente dopo l’aumento dei prezzi a seguito delle polemiche sui costi della politica. Ma i senatori questori sono intervenuti in difesa dei lavoratori (30 dipendenti hanno persino occupato, simbolicamente, il ristorante).
“La decisione della Gemeaz Cusin – scrivono in una lettera alla Gemeaz i senatori questori in merito al contratto per l’affidamento in appalto dei servizi di ristorazione firmato nel febbraio 2010 – di richiedere l’attivazione delle procedure di mobilità per nove dipendenti attualmente impiegati in Senato, si traduce in un inadempimento grave degli obblighi contrattuali assunti dalla Società con la stipulazione del contratto, incidendo significativamente sulla garanzia dei servizi”.
“In considerazione di quanto precede – prosegue la lettera – si intima a codesta Società di ripristinare con effetto immediato la regolare esecuzione dei servizi in oggetto, secondo i livelli di servizio previsti nel contratto e nei relativi atti di gara. In mancanza, la Società medesima sarà tenuta al risarcimento dei danni cagionati dal mancato adempimento delle obbligazioni contrattuali”.