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Le dieci scoperte dell’anno secondo Science

La rivista americana Science ha stilato una classifica delle dieci più importanti scoperte del 2011. Secondo il settimanale al primo posto c’è una scoperta riguardante l’Aids, secondo una ricerca infatti il 96% delle persone che hanno contratto la malattia hanno meno probabilità di trasmettere il virus al partner se quest’ultimo assume farmaci antivirali. Al secondo posto c’è la Missione Hayabusa, spedizione giapponese che per la prima volta è riuscita a portare un campione di suolo dall’asteroide Itokawa. Al terzo posto troviamo il traguardo raggiunto dagli studi sulle origini dell’uomo, secondo cui molti uomini moderni conservano varianti dell’uomo primitivo. Gli studi sono stati utili anche per capire come si è formato il nostro sistema immunitario. Al quarto posto della classifica figurano invece le scoperte giapponesi sul Processo fotosintetico , traguardo che potrebbe portare a una conquista e un relativo sfruttamento di energia pulita. A metà classifica si trova la nube primordiale scoperta dagli astronomi delle isole Hawaii. Questa nube sarebbe ad uno stato precedente alla formazione di stelle e pianeti. Il sesto posto è stato guadagnato dalla Conoscenza della microbioma, secondo lo studio effettuato sui microbi presenti nel corpo umano, ogni individuo a un batterio dominante orientato in un individuo ad una dieta più proteica e in un altro ad una dieta più vegetariana. Al settimo posto si attesta la scoperta di un Promettente vaccino antimalaria. All’ottavo posto troviamo i traguardi raggiunti dal satellite Kepler, grazie al quale la Nasa ha scoperto strani sistemi solari, alcuni di questi hanno pianeti che girano liberamente o in modo retrogrado rispetto alla stella madre, smontando così numero teorie. Al penultimo posto troviamo la Progettazione di zeoliti, cioè minerali usati per trasformare chimicamente il petrolio in benzina o per filtrale l’aria. Questa progettazione ha portato alla produzione di zeoliti meno costose e più efficaci. Al decimo ed ultimo posto troviamo gli studi fatti sull’invecchiamento cellulare. Questo tipo di ricerche potrebbe portare ad un allungamento della vita umana o ad un miglioramento della vecchiaia.

 

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