Aduc. Consigli per i dopoacquisti, garanzia e diritto di recesso
“Capita spesso che dopo la mattina del Natale ci si accorga che qualche regalo non funzioni bene o sia rotto, oppure si desideri cambiarlo. Il ritorno al negozio, però, spesso risulta infruttuoso (non si cambia nulla, manda il telefonino a riparare al centro assistenza, ecc.)”, riporta un comunicato stampa di Aduc. “Allora, vediamo quali sono i diritti del consumatore per quanto riguarda la garanzia (nel caso in cui il prodotto non funzioni come dovrebbe) ed il diritto di recesso (cosiddetto diritto di ripensamento).
Se un bene è guasto o non corrisponde a ciò che è descritto sulla confezione, ci si potrà avvalere di una di queste forme di garanzia: Garanzia legale a carico del venditore, che dovrà riparare o sostituire il bene entro ‘tempi congrui’, da pattuire insieme al consumatore. Se la riparazione o la sostituzione non fossero possibili, si ha diritto alla restituzione dei soldi. Questa garanzia è valida 2 anni, ma dopo 6 mesi dall’acquisto si deve dimostrare al venditore che il guasto è dovuto a difetti originari (o di fabbricazione), e non all’uso che si è fatto del bene. Inoltre, il difetto deve essere segnalato al venditore entro due mesi da quando lo si è scoperto. Garanzia del produttore, questa è una garanzia contrattuale, e per sapere ciò che ci e’ dovuto dal produttore e/o centro di assistenza, si dovrà leggere attentamente il contratto di garanzia acquistato insieme al bene (di solito, lo si trova all’interno della confezione). Se invece si vuole esercitare il diritto di recesso (o ripensamento), la legge distingue tra i seguenti casi:
1. Per gli acquisti fatti in negozio, la legge non prevede alcun diritto di recesso. In altre parole, una volta acquistato il bene, non si può pretendere che il venditore lo cambi a meno che non fosse stato pattuito al momento dell’acquisto.
2. Per gli acquisti fatti a distanza (via Internet, telefono, ecc.) o fuori dai locali commerciali (per posta, a domicilio, negli alberghi, ecc.), la legge dà diritto al recesso entro 10 giorni lavorativi dal giorno in si è fatto l’acquisto oppure dal giorno in cui si riceve il bene. Solitamente, le modalità di recesso sono previste nel contratto di acquisto. Per sicurezza, è comunque consigliabile esercitare il recesso con una lettera raccomandata a/r ed eventualmente rispedire il bene tramite assicurata”.
In conclusione “qualora il produttore o il venditore si rifiutino di fare ciò che dovrebbero, sarà necessario richiedere il dovuto tramite una lettera raccomandata a/r di messa in mora. Eventualmente, si dovrà ricorrere al giudice di pace per ottenere il dovuto”.