Usa 2012. Gli spot elettorali dei candidati

Con il caucus dell’Iowa si aprono ufficialmente le primarie repubblicane (qui una nostra anticipazione) che sanciranno quale candidato del Grand Old Party sfiderà il presidente Barack Obama nella corsa alla Casa Bianca.
Per gli appassionati, le campagne elettorali statunitensi sono un must, uno di quegli appuntamenti a cui è vietato mancare. Un po’ come i mondiali di calcio per i tifosi più accaniti. Da quando le campagne elettorali si sviluppano (soprattutto) in Rete seguirle è ancora più semplice. Retroscena, frasi sui social network, aneddoti sui giornali, strategie, commenti dei blogger più famosi. Scene da Le idi di marzo di George Clooney, per intenderci.
Ogni candidato, inoltre, ha il suo canale YouTube in cui pubblica spot e interviste. Ancora un must, per i soliti appassionati di comunicazione politica. Ne pubblichiamo di seguito alcuni, tra quelli diffusi recentemente.

Partiamo con Mitt Romney, il favorito tra i repubblicani. Il suo staff deve avere fatto i compiti a casa perché questo spot, che lo ritrae sempre al fianco della moglie, ricorda molto quelli di Obama nel 2008.

Discorso analogo per il controverso Ron Paul, il quale propone uno spot d’identificazione. Questi ultimi sono frequenti soprattutto all’inizio delle campagne e servono a creare nel pubblico una familiarità con il nome del candidato.

Rick Perry, invece, è più tradizionalista. E predilige, come già era avvenuto in occasione di un dibattito televisivo (in quella circostanza la vittima designata fu Romney, ma non gli andò bene un granché) l’attacco frontale. Stavolta a fare le spese della negative political advertising è Rick Santorum.

Anche Ron Paul si lascia andare all’attacco personale. In questo video, infatti, evidenzia le reiterate contraddizioni di Newt Gingrich.

Eccolo, Rick Santorum. Video breve, ma molto hollywoodiano. Appena 31 secondi per affermare: “Rick Santorum è la nostra migliore occasione per riprendere l’America” (chiaro il riferimento all’attuale inquilino della Casa Bianca).

Newt Gingrich, infine. Il quale preferisce badare al sodo riassumendo in pochi istanti il suo piano di rilancio per il lavoro.