Evasione fiscale. DI Pietro: “Idv non vuole lo scudo, chiede il sequestro dei beni”
In un intervista a La Stampa, Antonio Di Pietro, leader dell’Italia dei Valori, ha detto: “Il presidente del Consiglio non riesce ad essere ancora preciso nè sulla questione dei capitali all’estero nè sul contributo di solidarietà che ne dovrebbe derivare. A noi dell’Italia dei valori – continua – dispiace che per parlarne nell’intervista abbia fatto ricorso ad un paragone che non ha alcuna ragione di esistere, invece, a nostro avviso. Anzi, è il contrario: perché è verissimo che noi non vogliamo condoni ma è vero anche che non vogliamo nemmeno lo scudo fiscale: noi chiediamo il sequestro dei beni. Visto che invece il governo precedente li ha scudati allora chiediamo almeno un contributo. Ci sembra il minimo che si possa chiedere. Abbiamo presentato un emendamento molto chiaro – aggiunge Di Pietro – Da un lato chiediamo un aumento della sovrattassa sui capitali scudati dall’1,5% vergognoso chiesto dal governo Monti al 15%: così si rimedia alla vergogna dello scudo fiscale, incassando almeno altri dieci miliardi di euro. Ma al tempo stesso chiediamo che chi non ha aderito allo scudo fiscale e quindi abbia capitali all’estero debba essere sottoposto all’inversione della prova: se vengono trovati spetta a chi ne è in possesso di dimostrare la provenienza lecita altrimenti debbono essere sequestrati. Non vorrei – conclude – che un aspetto particolare come quello dei capitali all’estero faccia dire a tutti che l’Italia dei Valori non aiuterà Monti. La verità è che è difficile rispondere a questa domanda perché finora sappiamo che cosa dice il governo Monti, non quello che fa. Siamo in attesa. Possiamo dire che se anche dovesse rispettare quello che ha detto, di sicuro alcune posizioni sarebbero condivisibili altre meno”.