Crisi economica, per l’Ue quella di S&P è una “decisione aberrante”
L’Unione europea ha reagito negativamente al declassamento del rating di diversi Paesi tra cui la Francia e l’Austria che hanno perso la tripla A e l’Italia scesa alla tripla B+.
Per il commissario europeo agli affari economici dell’Ue, Olli Rehn, si è trattata di una “decisione aberrante”.
Per quanto riguarda la situazione italiana, viene spiegato nelle motivazioni, l’eccessivo debito e il basso potenziale di crescita sono alla base del downgrade.
“L’indebolimento del quadro politico europeo viene compensato dalla più forte capacità dell’Italia di formulare e applicare politiche anticrisi”, spiega S&P aggiungendo che il rating potrebbe subire ulteriori tagli “a causa dell’opposizione di gruppi di interesse oppure se la vita del governo fosse più breve rispetto alla durata del suo mandato”.
Il governo ha commentato la decisione dell’agenzia di rating statunitense come “un attacco all’Europa che richiede una risposta collettiva”.