Costi della politica, la Camera taglia gli stipendi dei parlamentari
L’ufficio di presidenza della Camera ha deciso di ridurre lo stipendio dei deputati “di 1.300 euro lordi”, vale a dire 700 euro netti. Lo ha annunciato il vicepresidente della Camera, Rocco Buttiglione, al termine della riunione di lunedì. Il provvedimento sarà “immediatamente esecutivo” e non verrà modificato anche “dopo la riunione di martedì in Senato”.
Verranno inoltre tagliate del 10% le indennità di carica, ovvero quelle spettanti al presidente della Camera, i vicepresidenti, i questori e i presidenti di commissione. Sui vitalizi, invece, si passa al modello contributivo, come per tutti i cittadini.
L’Ufficio di Presidenza di Montecitorio si è infine impegnato a predisporre i deputati questori per arrivare ad un provvedimento da approvare nel corso dell’attuale legislatura in modo da poter essere applicato a partire dal prossimo mandato parlamentare e che disciplina la figura del collaboratore. “I parlamentari – ha spiegato Buttiglione – potranno disporre per il 50% del trattamento forfettario e per il restante 50% si dovrà documentare come spende il denaro, o assumendo un collaboratore oppure pagando convegni e l’attvità politica rendendo conto nel dettaglio le spese che sostiene. Questa è una soluzione provvisoria perché contiamo di approvare una legge con cui si potrà definire lo statuto del collaboratore parlamentare. C’è il disegno di dire – ha concluso l’esponente centrista – che nel momento in cui si chiedono sacrifici al Paese, chi ha posizioni apicali, se vuole essere credibile, deve essere il primo a farli”.