Lavoro, Codacons: “Dopo decreto Salva Italia serve quello Aiuta Famiglie”
Un comunicato stampa diffuso dal Codacons riporta: “Secondo i dati resi noti oggi dall’Istat, il tasso di disoccupazione a dicembre è all’8,9%, il più alto dal gennaio 2004.
Per il Codacons si tratta di dati inevitabili, dato che i consumi sono in caduta libera e, fino a che non ripartiranno, le imprese non avranno ragioni per produrre.
Purtroppo in questi anni i governi hanno pensato solo ad aiutare le imprese, dando loro una medicina per abbassare la febbre ma senza risolvere la causa dell’infezione. Anche Monti ha tagliato l’Irap, un antipiretico certo utile alle imprese, essendo la febbre a 40, ma che non scioglie certo il nodo a cui l’Italia è impiccata dal 2002: gli stipendi e le pensioni sono rimaste ferme mentre il costo della vita è raddoppiato e le famiglie, dopo aver intaccato i risparmi, sono ora ridotte sul lastrico.
Come fanno ad acquistare auto, ristrutturare casa, comperare elettrodomestici, se, invece di essere aiutate, si ritrovano il blocco delle pensioni, degli stipendi pubblici e l’inflazione che supera il 3% solo per la decisione del Governo di aumentare Iva ed accise?
Il Codacons, dopo il decreto ‘salva Italia’ e ‘cresci Italia’ propone, quindi, a Monti il decreto ‘aiuta famiglie’.
E’ indispensabile, ad esempio, fare dietrofront sull’aumento dell’Iva, sulla mancata liberalizzazione dei saldi e la vendita dei farmaci di fascia C nei supermercati. Inoltre bisogna intervenire in quei settori che maggiormente incidono nella spesa quotidiana delle massaie italiane, eliminando, ad esempio, i vincoli sulle vendite sottocosto”.