Governo, Matteo Renzi: “Non c’erano alternative ai tecnici”
Intarvistato dal Foglio il sindaco di Firenze, Matteo Renzi, ha dichiarato: “L’impeccabile Napolitano dando il via libera al governo Monti è come se avesse distribuito una sorta di certificato di rottamazione. E’ stato come un preside che ha chiamato in aula il supplente perché nessun professore si trovava nelle condizioni di poter far lezione. Ed è anche per questo che, a mio avviso, il governo tecnico nasce da due fallimenti legati uno con l’altro: nasce dal fallimento del progetto del centrodestra, ovviamente, ma nasce anche dall’inadeguatezza della proposta offerta dal centrosinistra. Perché, è vero: Bersani (che non so se ha cambiato linea, ma di sicuro io oggi mi sento più vicino a lui rispetto a qualche tempo fa) in questa fase si è dimostrato serio, coraggioso e responsabile. Ma se l’alternativa al centrodestra avesse avuto un proprio progetto credibile sarebbe stato più naturale ridare la parola agli elettori, e fare per esempio quello che è successo in Spagna: votare. In Italia invece noi avevamo solo Vasto, Vasto e Vasto, e avevamo un’opposizione che per troppo tempo si è preoccupata di Ruby e Bunga bunga dimenticandosi di offrire un vero progetto per il paese”.