Caso Unipol, Berlusconi si difende: “Non ho mai ascoltato l’intercettazione”
Il giudice dell’udienza preliminare, Maria Grazia Domanico, ha deciso di rinviare a giudizio Silvio Berlusconi indagato per l’accusa di rivelazione di segreto d’ufficio del caso Unipol. Durante la sentenza l’ex premier si è difeso dalle accuse affermando di non aver mai sentito l’intercettazione della telefonata tra l’allora leader dei Ds Piero Fassino e l’ex numero uno di Unipol Giovanni Consorte, ma ha ammesso di aver ricevuto nella sua villa ad Arcore i due imprenditori che, il 24 dicembre del 2005, accomopagnati da fratello Paolo, si sono recati alla villa in possesso del file audio. Andato via dal Palazzo di Giustizia di Milano, Berlusconi vi si dovrà ripresentare il 15 marzo per la seconda sezione penale.