Crisi economica, Monti: “Non sarà bello vivere in Europa se non risolviamo problema crescita”
Giovedì il premier Mario Monti incontrerà il presidente statunitense Barack Obama e per l’occasione ha rilasciato alla vigilia due interviste, una all’emittente Pbs, l’altra invece al Wall Street Journal.
L’incontro di domani servirà a Mario Monti per confrontarsi con Obama sulla crisi economica, che sta colpendo l’eurozona e l’Italia. Il nostro Paese però, ha detto Monti nelle dichiarazioni rilasciate alla Pbs, “da qualche mese, ha davvero intrapreso alcune misure strutturali, sia per quanto riguarda il consolidamento di bilancio sia per quanto riguarda riforme strutturali per la crescita”.
Misure e riforme “strutturali” per combattere la crisi economica e la crisi dei debiti dell’eurozona. Con quest’ultima che, secondo le dichiarazioni rilasciate alla Pbs dal premier Mario Monti, “ha riportato alla luce alcuni nazionalismi economici”, infatti per il presidente del Consiglio, alcune banche, “nonostante si condivida una moneta comune, hanno nettamente ridotto le loro esposizioni verso altri paesi, esacerbando la situazione sul mercato dei debiti sovrani”.
“Non ci dispiacerebbe – ha concluso Monti nell’intervista alla Pbs – se le banche italiane comprassero un po’ più di Btp”.
Monti, parlando sempre della difficile situazione economica della zona euro, ha poi cambiato interlocutore, scegliendo il Wall Street Journal. “L’Europa – ha detto Monti nell’intervista rilasciata al quotidiano economico finanziario – non sarà un bel posto in cui vivere tra cinque anni se non avremo risolto il problema di come crescere”. Per il premier italiano, bisogna potenziare la crescita e per farlo serve anche un impegno maggiore della Germania. Berlino, ha ribadito Mario Monti, deve fare di più per liberalizzare la propria economia.