Grecia, trovato accordo per nuove misure di austerità. Sindacati proclamano due giorni di sciopero
A poche ore dalla riunione straordinaria dell’Eurogruppo, il premier greco Lucas Papademos e i leader dei tre partiti di governo hanno trovato un accordo su come trovare i 300 milioni di euro che mancano per chiudere il pacchetto da 3,2 miliardi di euro chiesto da Bruxelles e Washington per dare il via libera agli aiuti da 130 miliardi. Lo riferisce il Wall Street Journal, citando un portavoce del primo ministro ellenico.
Questi soldi, spiegano fonti vicine all’esecutivo di Atene, arriveranno da tagli fatti alla spesa e da altri settori e non, come si era ipotizzato in un primo momento, dal taglio del 15% delle pensioni.
Il piano di austerity concordato tra i leader dei partiti ellenici e Atene prevede una riduzione del 22% del salario minimo, il licenziamento di 15mila statali e il congelamento di tutti gli aumenti di stipendio fino a quando il tasso di disoccupazione non scenderà al 10%, diminuendo di nove punti percentuali dall’attuale, pari quindi al 19%. Il piano dovrebbe essere approvato dal Parlamento entro la giornata di domenica, in modo da permettere l’avvio di tutte le procedure legali per ottenere i nuovi aiuti e in tempo per le scadenze del debito previste per il 20 marzo.
Nel frattempo, in segno di protesta contro le nuove misure di austerity definite dal governo, i due principali sindacati greci per il settore pubblico e privato hanno indetto uno sciopero di due giorni a partire dalla giornata di domani.