Il Csm boccia la responsabilità civile dei magistrati: “Potrebbero essere condizionati”
Il plenum del Consiglio superiore della magistratura ha bocciato, con 19 voti favorevoli, tre contrari e un astenuto, la responsabilità civile diretta dei magistrati, introdotta nella legge Comunitaria approvata alla Camera e ora all’esame del Senato.
Nella delibera approvata il riferimento è ad una sentenza della Corte costituzionale (n. 18/89) in cui si “evidenzia l’esigenza di tutelare l’autonomia e l’indipendenza della magistratura quale presidio indispensabile per la tutela dei diritti fondamentali di ciascuno”. Secondo il plenum del Csm “di fronte alla praticabilità ampia dell’azione diretta, il magistrato, destinato a scegliere tra tesi contrapposte, potrebbe essere condizionato e influenzato in tale scelta e portato a preferire la soluzione che lo possa meglio preservare dal rischio dell’esercizio dell’azione diretta”.