Lavoro, Franceschini: “La riforma dell’articolo 18 avrà effetti devastanti”
Il presidente dei deputati del Partito Democratico, Dario Franceschini, in un’intervista rilasciata al Messaggero ha dichiarato: “Se non mi sono distratto, le leggi è il Parlamento che le fa, non il governo. Siccome le leggi le fa il Parlamento, il governo manda un testo alle camere e poiché l’ho espressamente chiesto, resto convinto che non potrà essere un decreto bensì un disegno di legge o una delega, e lì la riforma verrà modificata”.
Secondo Franceschini la riforma dell’articolo 18 avrà effetti devastanti e bisogna fare due considerazioni, la prima “è di merito. Se la norma rimane così com’è, si affida solo al giudizio del datore di lavoro la fondatezza o meno della situazione di crisi. In sostanza l’imprenditore si autocertifica la condizione di difficoltà economica e di conseguenza licenzia. Il lavoratore può ricorrere e l’unico provvedimento che può assumere il giudice è stabilire l’entità dell’indennizzo. Potremmo trovarci di fronte a migliaia di lavoratori che perdono il posto per crisi false oppure solo annuinciate. Ed è per questo che le norme, da che mondo è mondo sono fatte per tutelare le parti più deboli”.
“La seconda – continua Franceschini- è che se l’art.18 resta nell’attuale formulazione si ottiene il risultato che centinaia di migliaia di persone, da sempre convinte di non poter essere licenziate, precipiterano in una condizione di precarietà psicologica. Invece di stabilizzare i precari, si ottiene il risultato di precarizzare gli stabili. Devastante”.