Quanti giovani hanno perso il lavoro negli ultimi anni
Nel 2008 gli occupati tra i 15 e i 34 anni erano sette milioni e 110. A distanza di tre anni, nel 2011, la quota è scesa di oltre un milione di persone arrivando così a sei milioni e 56 mila unità. Nell’arco di tempo preso in considerazione, in termini percentuali, il numero degli occupati in quella fascia di età è calato del 14,8%.
I dati dell’Istat confrontati sulla media dell’anno scorso evidenziano una volta di più la crisi occupazionale che sta caratterizzando l’attuale fase congiunturale che stiamo attraversando. E a risentirne maggiormente, viene in sostanza ribadito, sono i giovani under 35. In un solo anno, tra il 2010 e il 2011, sempre nella fascia di età compresa tra i 15 e i 34, la riduzione dei posti di lavoro è stata di 233 mila unità. Se poi si considera l’andamento occupazionale tra i 15-24enni, tra il 2011 e il 2008 è stata rilevata una diminuzione pari al 20,5%, vale a dire 303 mila unità in meno. A questo si aggiunga che, nel suo insieme, la disoccupazione giovanile a febbraio ha raggiunto livelli record attestandosi al 31,9%.
Va senz’altro meglio agli adulti. Gli occupati nella classe di età tra i 55 e i 64 anni sono infatti aumentati del 15% nell’arco di tre anni, dal 2008 al 2011. Nel dettaglio, gli occupati più adulti (55-64 anni) sono saliti di 376 mila unità, passando da due milioni e 466 mila del 2008 a due milioni e 842 mila del 2011.