Bilanci dei partiti, trovata l’intesa nella maggioranza
“I rappresentanti di Pd, Pdl e Terzo Polo hanno raggiunto un’intesa sulla riforma delle regole sulla trasparenza, i controlli e le sanzioni relativamente ai bilanci dei partiti politici”. E’ quanto si legge in una nota congiunta della maggioranza al termine di un vertice di oltre cinque ore che si è tenuto mercoledì alla Camera al fine di trovare un’intesa sulla trasparenza dei bilanci e alla luce degli ultimi casi giudiziari, Lusi e Belsito.
“I principali contenuti dell’intesa – viene spiegato nel comunicato – sono i seguenti:
– i bilanci dei partiti saranno obbligatoriamente soggetti al controllo ed alla certificazione di società di revisione iscritte nell’albo speciale Consob;
– è istituita la Commissione per la trasparenza ed il controllo dei bilanci dei partiti politici, composta dal Presidente della Corte dei Conti (che la presiederà), dal Presidente del Consiglio di Stato e dal Primo Presidente della Corte di cassazione o loro delegati;
– la Commissione effettuerà il controllo dei rendiconti, delle relazioni e delle note integrative dei bilanci che i singoli partiti saranno tenuti a depositare entro il 15 luglio di ogni anno;
– entro il 30 settembre la Commissione trasmetterà ai Presidenti della Camera e del Senato una relazione contenente l’esito dei controlli. Qualora dai controlli effettuati dalla Commissione emergeranno irregolarità, i Presidenti della Camera e del Senato provvederanno ad applicare, su proposta della Commissione, sanzioni amministrative pecuniarie pari a tre volte la misura delle irregolarità stesse;
– l’attività di controllo della Commissione verrà avviata sui rendiconti relativi all’esercizio 2011;
– i bilanci dei partiti saranno pubblicati sui siti Internet dei partiti stessi nonché su una apposita sezione del sito Internet ufficiale della Camera;
– i partiti che non percepiscono più rimborsi elettorali saranno comunque soggetti all’obbligo di rendicontazione di cui alla legge 2/1997 fino al loro scioglimento;
– i partiti potranno investire la propria liquidità esclusivamente in titoli emessi dallo Stato italiano;
– le donazioni ai partiti politici superiori a 5.000 euro dovranno essere rese pubbliche;
– le contribuzioni dei partiti politici a fondazioni, enti e istituzioni o società eccedenti i 50 mila euro annui comporteranno l’obbligo per questi ultimi di sottoporsi ai controlli della Commissione per la trasparenza ed il controllo dei bilanci dei partiti politici.
Il testo predisposto – concludono i partiti della maggioranza – sarà sottoposto all’attenzione dei capigruppo degli altri partiti presenti in Parlamento e si propone possa diventare un emendamento al decreto legge fiscale attualmente in discussione alla Camera in modo da trasformarlo in norma di legge nel giro di pochi giorni. Per quanto riguarda l’attuazione dell’art. 49 della Costituzione, che contemplerà il tema degli statuti dei partiti e delle loro regole di vita interna, nonché l’entità e le regole del finanziamento pubblico dei partiti politici, il relativo provvedimento è già calendarizzato per l’Aula della Camera per l’ultima settimana di maggio”.