Lavoro, Fornero: “Andremo in Parlamento e se la riforma non dovesse passare andremo a casa”
“Finora abbiamo ricevuto critiche per troppa incisività o troppo poca incisività, ma su una cosa siamo decisi: andremo in Parlamento e se la riforma non dovesse passare andremo a casa”. A dirlo sabato è stata il ministro del Lavoro, Elsa Fornero, parlando a Reggio Calabria.
“Questa – ha dunque spiegato – è una riforma del lavoro per il Paese e non per compiacere sindacati, imprese o partite Iva. E punta ad un mercato del lavoro aperto, inclusivo e dinamico. Inclusivo, innanzitutto, vuol dire senza ‘cittadelle protette’ perché è impensabile che in un mondo così dinamico si possano iniziare e concludere carriere, da 17 a 57 anni, sempre nella stessa realtà aziendale”.
In seguito è tornata sul tema degli esodati: “Ho promesso che mi impegnerò poiché la norma non poteva contenere tutti quelli che rischiano il posto di lavoro in prossimità della pensione. Abbiamo sentito cifre che non sono pervenute ufficialmente. Il ministero le cifre le ha date venerdì a seguito di un lavoro tecnico preciso”.
Polemica a distanza poi con la Confindustria, sempre sul tema degli esodati. “Gli esodati li creano le imprese che mandano fuori i dipendenti a carico del sistema pensionistico pubblico e della collettività”, ha detto ancora la ministro Fornero.
“Queste parole – ha invece commentato viale dell’Astronomia – danno una rappresentazione del mondo delle imprese che non solo non trova riscontro nella realtà, ma è anche offensiva”.