Agguato Adinolfi, Cancellieri: “Al momento vengono valutate tre piste”
“Vengono, al momento, valutate tre piste: quella vetero-brigatista, quella anarco-insurrezionalista e quella “commerciale” “. Lo ha detto il ministro dell’Interno, Annamaria Cancellieri, nel corso dell’informativa urgente alla Camera sull’attentato all’ad di Ansaldo Nucleare, Roberto Adinolfi.
“Alla prima pista – ha spiegato il ministro – quella che potrebbe associare l’attentato alla matrice brigatista, possono ascriversi le modalità con le quali è avvenuto l’agguato, in particolare l’uso di un’arma da fuoco e la preparazione che lo ha preceduto, che sembra dimostrare una certa capacità organizzativa”.
L’arma usata nell’agguato, una Tokarev, è molto diffusa anche negli ambienti “criminali” dell’est Europa, dove “si è accertato che l’Ansaldo Nucleare ha recentemente sviluppato la propria attività con particolare riferimento alla Romania, all’Ucraina e alla Russia, attraverso la costruzione di nuove centrali nucleari e la gestione dei rifiuti radioattivi. In quest’ottica – ha spiegato il ministro – non si può escludere che l’espansione commerciale della società sui nuovi mercati possa aver prodotto reazioni di natura violenta verso l’amministratore delegato”.
Infine, la pista anarco – insurrezionale, dove “la tematica antinucleare ha sempre rivestito specifico interesse. Nel marzo 2009 – ha ricordato – è stato diffuso sul web un documento in cui, pur in completa assenza di minacce specifiche, erano stati indicati numerosi manager di diverse società impegnate nel settore dell’energia nucleare, fra i quali anche Adinolfi”.