Processo Sierra Leone, oggi Charles Taylor si rivolgerà alla corte
L’ex presidente liberiano Charles Taylor, giudicato colpevole lo scorso 26 aprile per le atrocità commesse durante la guerra civile in Sierra Leone (1991-2002), oggi si rivolgerà alla corte internazionale per la prima volta dopo l’emissione della sentenza. La CSSR (Corte Speciale per la Sierra Leone) ha giudicato Taylor colpevole di crimini di guerra e crimini contro l’umanità. L’ex presidente era accusato di aver armato e supportato i ribelli del Fronte rivoluzionario unito (Revolutionary United Front, RUF) in Sierra Leone e di essere responsabile di numerosi crimini commessi dai miliziani, tra cui omicidi, stupri, torture e arruolamento di bambini soldato. Tuttavia, la Corte ha riconosciuto che Taylor non comandava direttamente le milizie del RUF e non è riuscita a provare se Taylor facesse parte di “un’organizzazione criminale”.
Taylor ha sempre respinto le accuse contro di lui sostenendo di essere innocente. Oggi potrà rivolgersi alla corte speciale dell’Aia per l’ultima volta, prima di ricevere l’entità della condanna prevista per il 30 maggio. L’ex presidente rischia un’incarcerazione di 80 anni, e dovrebbe scontare la condanna in un carcere del Regno Unito, in base ad accordi presi precedentemente con il governo olandese.