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Pensioni: il rapporto annuale dell’Inps

di Mirko Spadoni

Oltre 7,2 milioni di pensionati Inps, pari al 52,1% del totale, percepisce una pensione mensile complessiva inferiore a 1.000 euro. Lo ha reso noto l’Inps nel suo rapporto annuale.
Tuttavia, nel rapporto diffuso martedì, l’Istituto previdenziale non si è limitato a diffondere questo dato, ma ha analizzato la situazione del sistema pensionistico italiano nel suo complesso.
Dati, numeri e percentuali che ci dicono, ad esempio, a quanto arriva una pensione media: 1.131 euro al mese.
Analisi complessiva, ma anche dettagliata, quella condotta dall’Inps, che informa come solo il 2,9% dei pensionati, ovvero 403 mila persone, può contare su un reddito pensionistico mensile superiore ai 3.000 euro, mentre ben il 76,2% (quindi oltre tre quarti del totale) deve fare i conti con meno di 1.500 euro.
Invece, sono quasi 2,4 milioni i pensionati (il 17,4% del totale) che percepiscono una pensione mensile inferiore ai 500 euro.
Il reddito pensionistico medio, dicevamo, è pari a 1.131 euro, quindi di gran lunga superiore alla pensione media che si attesta attorno a 770 euro mensili.
Ci sono 361 euro di differenza tra reddito e pensione medi e questo è possibile, spiega l’Inps, perché i pensionati possono essere titolari di più trattamenti.
Il reddito pensionistico medio è in crescita (+4,33%) rispetto ai 1.084 del 2010. Tuttavia, il dato è sì aumentato, ma molto è dovuto alle nuove pensioni con importo più alto rispetto a quelle estinte.
Parlando di medie, l’importo delle pensioni (sia previdenziali che assistenziali) è pari a 770 euro.
Le pensioni previdenziali (ovvero quelle che traggono origine da contribuzione) invece hanno un importo medio di 859 euro, mentre quelle assistenziali valgono in media 399 euro.
Il valore medio delle pensioni percepite dalle donne (569 euro) è notevolmente inferiore a quello dell’assegno medio degli uomini (1.047 euro).
Questa differenza tra generi è dovuta alla maggiore presenza femminile fra i titolari di prestazioni assistenziali (di importo più basso) sia ai valori medi delle pensioni previdenziali, più basse per le donne (che sono titolari soprattutto delle pensioni di vecchiaia) mentre gli uomini sono largamente prevalenti tra i titolari delle pensioni di anzianità che hanno importi medi più alti.
In totale, e la stima è aggiornata al 31 dicembre 2011, i pensionati dell’Istituto sono 13.941.802 (16,6 milioni se si considerano anche i pensionati Inpdap e Enpals), 59% dei quali donne, che percepiscono il 44% del totale degli importi pensionistici mentre gli uomini che rappresentano il 41% del totale dei pensionati possono contare sul 56% dei redditi da pensione.
Infine, se si guarda agli importi delle pensioni (18,3 milioni di assegni compresi 2,7 milioni di invalidità civile) quasi la metà (9 milioni di trattamenti pari al 49,1%) è inferiore ai 500 euro mentre un altro 27,9% è tra i 500 e i 1.000 euro (il 77% del totale quindi è sotto i 1.000 euro). Solo 265.143 assegni sono superiori a 3.000 euro e tra questi solo 20.092 erogati a donne. Il 59,7% delle pensioni erogate a donne è sotto i 500 euro. 

 

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