Messico, Il candidato sconfitto Obrador non riconosce la sconfitta
Andres Manuel Lopez Obrador, il candidato sconfitto al ballottaggio nelle elezioni presidenziali messicane, non è pronto a riconoscere la vittoria del suo avversario Enrique Pena Nieto, esponente del Partito Rivoluzionario Istituzionale (il partito-stato che ha retto il Messico per 71 anni e che è stato per anni simbolo di corruzione e autoritarismo).
Lopez Obrador, al momento indietro di sei punti nel conteggio dei voti, sostiene che Pena Nieto avrebbe infranto alcune regole elettorali e sta valutando l’ipotesi di contestare ufficialmente l’elezione. Secondo Lopez Obrador il PRI avrebbe speso più del budget elettorale concesso. In Messico vi è un solo turno alle elezioni presidenziali: vince chi ottiene più voti. Il mandato dura sei anni e non è possibile ripresentarsi per un secondo.
Lopez Obrador, candidato del Partito della Rivoluzione Democratica, perse un’altra elezione presidenziale nel 2006 contro Felipe Calderon ed anche in quella circostanza si rifiutò di riconoscere la sconfitta, incominciando una battaglia legale che si protrasse per diversi mesi. Secondo alcuni analisti politici, quella reazione avrebbe decretato la sconfitta di Lopez Obrador a questa tornata di elezioni.