Usa 2012. Gli spot elettorali dei candidati/18 | T-Mag | il magazine di Tecnè

Usa 2012. Gli spot elettorali dei candidati/18

di Fabio Germani

Dopo un periodo piuttosto favorevole, con il tasso di occupazione che tornava seppur timidamente a crescere, la campagna elettorale di Barack Obama ha subito un nuovo stop, soprattutto dopo gli ultimi dati (quelli sul lavoro, sempre). La disoccupazione negli Stati Uniti a giugno è rimasta stabile all’8,2%, vale a dire lo stesso livello del mese precedente. I posti di lavoro creati nel mese di giugno, invece, sono stati 80 mila, meno dei centomila previsti dagli analisti. Sono numeri da tenere in considerazione perché è su questo fronte che si giocherà una buona parte della sfida tra Obama e Romney. Il candidato repubblicano, ricordando le lacune (a suo dire) dell’inquilino della Casa Bianca, prosegue perciò nella campagna Obama isn’t working. Un dato, quello sulla disoccupazione, che Romney recentemente non ha esitato a giudicare un pugno nello stomaco degli americani.

Ricordate di quando Obama e Hillary Clinton, nel 2008, se le davano di santa ragione?

Non solo gatte da pelare per Obama, tuttavia. La sentenza della Corte Suprema ha dichiarato la riforma sanitaria costituzionale e di seguito il mini-documentario che ripercorre le varie tappe.

La “risposta” di Romney.

The best of America, il mega-spot di Romney per celebrare il 4 luglio.

Ma resta il lavoro il tema principale. Il presidente statunitense non si limita ad incassare i colpi del rivale, ma passa anche al contrattacco. Come quando rispedisce al mittente le accuse di essere troppo accondiscendente con Pechino. Per Romney la Cina strappa posti di lavoro americani. Nello spot di risposta, viene ricordato di come Romney in alcune sue attività abbia dirottato i posti di lavoro in Cina e in India per contenerne i costi. Con un messaggio in conclusione che più chiaro non si può: “Romney non è la soluzione, è il problema”.

Infine, da parte del presidente in carica, uno spot dedicato alle donne e alle posizioni ritenute evidentemente estreme di Romney su alcune delicate questioni.

La sfida della raccolta fondi per la campagna elettorale: Romney è riuscito nel mese di giugno a ottenere una cifra record di 106,1 milioni di dollari, tra donazioni fatte direttamente all’ex governatore del Massachusetts e quelle al Comitato nazionale del partito repubblicano. In totale sono oltre 160 milioni i soldi di cui lo staff di Romney può disporre. Il presidente Obama, invece, nell’ultimo mese ha raccolto 71 milioni.

 

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