Governo. Monti contro la concertazione, i sindacati contro Monti
Quella frase di Monti sulla concertazione all’Abi (“Esercizi profondi di concertazione in passato hanno generato i mali contro cui noi combattiamo e a causa dei quali i nostri figli e nipoti non trovano facilmente lavoro”) proprio non è piaciuta ai leader delle sigle sindacali i quali hanno risposto a tono.
Susanna Camusso (Cgil): “Le lezioni di democrazia sono sempre utili. Le rappresentanze sociali sono elette e misurate sulla base del consenso. Prendere lezioni di democrazia da chi è cooptato e non si è misurato col voto è un po’ imbarazzante per il futuro democratico del Paese”.
Raffaele Bonanni (Cisl): “Non c’è alternativa alla concertazione in nessun paese a democrazia matura e ad economia avanzata. I governi, per quanto autorevoli e composti da personalità di altissimo profilo, non possono guidare da soli questa difficile stagione”.
Luigi Angeletti (Uil): “Il nostro presidente del Consiglio è più realista del re: pensa di poter salvare l’Italia senza preoccuparsi di salvare gli italiani. Forse, un ascolto più attento delle aspettative di lavoratori e pensionati ci farebbe uscire dalla crisi, tutti insieme, prima e meglio”.