Crisi economica, Fmi: “Il tempo sta per finire, è ora di agire”
“La ripresa globale, già tutt’altro che sostenuta dall’inizio, ha mostrato negli ultimi tre mesi segni di ulteriore indebolimento”. A lanciare l’allarme è il Fondo monetario internazionale nella sua relazione estiva.
“Se le condizioni economiche dovessero continuare a deteriorarsi – avverte il Fmi – potrebbero essere usate misure non convenzionali”.
“Il rischio maggiore è ovvio: che peggiori il circolo vizioso su Spagna o Italia e che uno dei due Paesi perda l’accesso ai mercati. Questo potrebbe concretamente – spiega il Fmi – far deragliare la crescita mondiale”.
Nella relazione estiva, inoltre, il Fmi ha tagliato le stime di crescita per la zona euro nel 2013 a +0,7%, ovvero 0,2 punti percentuali in meno rispetto alle stime precendenti comunicate ad aprile. Nel 2012 il Fmi conferma una contrazione dello 0,3%. Per gli Usa il Fmi rivede al ribasso di 0,1 punti percentuali sia le stime 2012 sia quelle del 2013 a rispettivamente +2,0% e +2,3%.
Infine, secondo le previsioni del Fmi, l’Italia riuscirà a riportare i conti in attivo nel 2013, mettendo a segno un piccolo attivo strutturale di bilancio, pari allo 0,7% del Pil, che tuttavia non sarà ancora sufficiente a imprimere una traiettoria discendente al rapporto debito/Pil (che salirà dal 125,8% al 126,4%), gravato dalla recessione in corso e dal consistente contributo di Roma al fondo salva-stati.