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Istat: a maggio, incremento del 1,4% nell’export e dello 0,9% nell’import

“A maggio, rispetto al mese precedente, si rileva un incremento sia per le esportazioni (+1,4%) sia per le importazioni (+0,9%).
La crescita congiunturale dell’export è dovuta a un sostenuto incremento delle vendite verso i paesi extra Ue (+5,5%), mentre quelle sul mercato Ue calano del 2,0%. L’aumento delle vendite di prodotti energetici (+27,4%) è particolarmente rilevante.
L’incremento congiunturale delle importazioni si manifesta per entrambe le aree di interscambio (+1,2% per i paesi extra Ue, +0,7% per i paesi Ue), con aumenti più rilevanti per beni strumentali (+6,9%) e prodotti energetici (+1,3%).
A maggio l’aumento tendenziale del valore delle esportazioni (+4,8%) è spiegato dall’incremento dei valori medi unitari (+4,9%), mentre i volumi risultano sostanzialmente stazionari (-0,1%).
La riduzione tendenziale del valore delle importazioni (-4,5%) è determinata dalla significativa flessione dei volumi (-8,3%), mentre i valori medi unitari registrano un incremento del 4,1%.
A maggio il saldo commerciale è positivo e pari a 1 miliardo di euro, con avanzi sia per i paesi Ue (+691 milioni) sia per quelli extra Ue (+316 milioni).
Il deficit registrato nei primi cinque mesi è di 2,6 miliardi, in forte ridimensionamento rispetto all’anno precedente (-18,2 miliardi). L’avanzo negli scambi di prodotti non energetici è pari a +25,5 miliardi, tre volte più ampio di quello del 2011 (+7,4 miliardi).
Rispetto a maggio 2011, i mercati più dinamici all’export sono Stati Uniti (+40,3%), paesi Opec (+37,1%) e Giappone (+21,2%).
I settori con i più sostenuti incrementi delle esportazioni sono i prodotti petroliferi raffinati (+21,6%) e i mezzi di trasporto (esclusi autoveicoli) (+15,3%).
La crescita delle importazioni dai paesi Opec è molto sostenuta (+50,7%), mentre sono in forte flessione gli acquisti dalla Turchia (-22,9%), dal Belgio (-22,7%) e dall’India (-17,4%)
I settori per cui si rileva una rilevante crescita delle importazioni sono i mezzi di trasporto (esclusi autoveicoli) (+64,1%) e il petrolio greggio (+14,4%).
L’incremento delle vendite di prodotti petroliferi raffinati in OPEC, Turchia e Stati Uniti spiega quasi un terzo dell’aumento tendenziale dell’export, mentre un altro quarto viene dalle vendite di mezzi di trasporto (autoveicoli esclusi) negli USA”, si apprende da una nota di Istat.

 

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