Lavoro, Financial Times critica: “La riforma Fornero non tutela i giovani”
Gran parte del dibattito parlamentare sulla riforma del mercato del Lavoro del ministro Fornero è stato incentrato sul problema degli esodati, ovvero tutti quei lavoratori che rischiavano di restare senza reddito nè pensione, e non su come aiutare i più giovani ad inserirsi nel mondo del lavoro. Questo è quanto scrive il Financial Times in un articolo pubblicato oggi, 17 luglio, e dedicato a quella che viene definita una “generazione di senza lavoro”.
Il prestigioso quotidiano britannico, che cita diversi economisti, denuncia l’inadeguatezza della riforma Fornero.
“Corriamo il rischio di perdere per sempre queste persone se non hanno accesso al mercato del lavoro quando sono giovani e se non acquistano delle competenze”, spiega al Financial Times Gustavo Piga, professore di economia all’Università di Tor Vergata. “Oltre al dramma umano, l’Italia rischia – prosegue Piga – di perdere miliardi di euro in Pil se una grande fetta della popolazione non diventa parte della forza lavoro”. Negativo è anche il giudizio di Tito Boeri, professore alla Bocconi, per il quale: “Il nuovo sistema penalizza i giovani e non ha fatto nulla per affrontare il problema”.
La riforma del ministro Fornero, secondo la tesi di Boeri, permette ad un nuovo assunto con un contratto permanente di avere le stesse protezioni di un dipendente con 30 anni di lavoro alle spalle. Tutto questo non fa altro che scoraggiare le aziende ad assumere e dunque costringe i giovani a saltare da un lavoro all’altro per tutta la vita. Alla fine, aggiunge Boeri, tutto questo andrà ad incidere sulla crescita economica del Paese.