Siria, Erdogan: “Non ci sono più parole per descrivere quello che sta compiendo Assad”
“Presto o tardi questo tiranno sanguinario se ne andrà e il popolo siriano gli chiederà conto delle stragi che ha commesso”. Questa la posizione espressa dal premier turco Recep Tayyip Erdogan commentando la situazione in Siria e riferendosi a Bashar al Assad. Che continua a peggiorare con i blindati entrati nel centro di Damasco per contenere la rivolta (la Croce Rossa ha parlato di guerra civile).
“Non ci sono più parole per descrivere quello che accade in Siria – ha proseguito Erdogan -. Questi massacri crudeli e tentativi di genocidio, questa brutalità disumana non sono altro che il rumore dei passi di un regime che se ne va. Abbiamo visto la stessa situazione con il regime di Saddam in Iraq, con quello di Gheddafi in Libia e con quello di Mubarak in Egitto. Chi punta le armi contro il suo popolo per la sua personale ambizione e per mantenere il suo porto si sta solo preparando alla sua fine. Per decenni il regime siriano autocratico non ha sparato un solo colpo per difendere la terra sotto occupazione. Questo regime dittatoriale – ha quindi aggiunto il premier turco in merito all’aereo colpito alcune settimane fa – non ha avuto il coraggio di sparare una sola pallottola ai veicoli militari armati nel suo territorio, nel suo spazio aereo o nelle sue acque. Ha solo potuto attaccare un aereo non armato nelle acque internazionali”.
Il Marocco, intanto, ha dichiarato “persona non gradita” l’ambasciatore della Siria.