Siria, proseguono gli scontri. Se messo alle strette il regime potrebbe usare armi chimiche
Nawaf Fares, ex ambasciatore siriano in Iraq dimessosi recentemente a causa dei disaccordi con Assad, ha dichiarato che il regime non esiterà ad usare armi chimiche se si dovesse trovare nella condizione di doverlo fare. Fares ha aggiunto che tali armi potrebbero essere già state utilizzate, e che i bombardamenti degli ultimi giorni sarebbero stati orchestrati dal governo con la partecipazione di al-Qaeda.
Nel frattempo le proteste contro Assad si sono ramificate anche in altri paesi. Infatti stamattina il consolato siriano ad Almaty, in Kazakistan, e’ stato gravamente danneggiato da un incendio doloso. La rappresentanza diplomatica sarebbe stata attaccata da ignoti armati di molotov, ed il rogo ha provocato la distruzione dell’ufficio del console siriano e dell’archivio.
Oggi il delegato delle Nazioni Unite e della Lega Araba, Kofi Annan, incontrerà il presidente russo Putin per discutere come intervenire e fare cessare gli scontri.