Crisi economica, Monti: “Forse all’Italia servirà scudo anti-spread”
Il premier Mario Monti, al termine del colloquio con il presidente del Consiglio finlandese, in riferimento a quanto detto dal presidente della Bundesbank, ha detto: “Mi auguro che tutti i componenti nel sistema europeo e delle banche centrali abbiano lo stesso rispetto per l’indipendenza della Bce che hanno i governi”
“Ciò che abbiamo in mente – ha aggiunto – è una sorta di intervento da parte dell’Efsf, dell’Esm e della Bce in varie combinazioni, in modo che i Paesi virtuosi possano eventualmente avere la possibilità di ricevere una boccata d’ossigeno.
Credo che dare la licenza bancaria all’Esm aiuterebbe e credo che questo, a tempo debito, succederà. Per l’Italia aiuti potrebbero essere necessari, forse in relazione alla lentezza con la quale i mercati comprendono gli sforzi compiuti e i risultati raggiunti”.
“Se ci fosse – ha continuato – una migliore governance per la stabilità del mercato del debito, allora l’Italia sarà aiutata de facto”.
Nell’intervista pubblica dal giornale finlandese, Helsingin Sanomat, si legge anche che secondo Monti “l’Italia in questo momento, non sembra aver bisogno di aiuti particolari, certo non per il salvataggio di tutta la sua economia. Gli aiuti potrebbero essere necessari in relazione alla lentezza con la quale i mercati comprendono gli sforzi compiuti e i risultati raggiunti”.
Secondo fonti del governo il premier stava spiegando le ragioni della proposta di uno ‘scudo’ anti-spread attraverso i fondi salva-Stati avanzata dall’Italia nel Vertice Ue di fine giugno.
“L’uso dell’Efsf e dell’Esm è giustificato quando si ritiene che un Paese che sta rispettando gli impegni presi e intende proseguire a farlo ha bisogno di una ‘boccata d’ossigeno’ sul fronte dello spread”.