Dopo l’articolo di Libero, il Viminale precisa: non è Fini a gestire la sua scorta
“E’ normativamente fissato al massimo livello di rischio che impone la necessità di assicurare la protezione della personalità in tutti gli spostamenti sul territorio nazionale”. Con tale osservazione la nota del Viminale pone fine alla querelle tra il presidente della Camera, Gianfranco Fini, e il quotidiano Libero che aveva polemizzato sul costo della scorta che dovrebbe vigilare su di lui quando è in vacanza nei pressi dell’Argentario (si era parlato sul quotidiano diretto da Maurizio Belpietro di 80 mila euro per nove stanze d’albergo).
Fini, dal canto suo, ha fatto sapere che Belpietro “risponderà in tribunale per le calunniose falsità pubblicate”.