Camera. Controllo dei bilanci, no a certificazione esterna
L’Ufficio di presidenza della Camera prima dell’estate ha deciso di modificare il Regolamento di Montecitorio per garantire una maggiore trasparenza nell’uso dei fondi da parte dei gruppi parlamentari. Gianfranco Fini, presidente della Camera, aveva chiesto di inserire nel regolamento che il controllo delle previsioni dei bilanci dei gruppi venissero effettuati da una società esterna alla Camera.
Questa bozza di modifica del Regolamento è stata esaminata dalla Giunta lo scorso mercoledì, ma i Gruppi, in base al principio di autogiurisdizione degli organi costituzionali, hanno bocciato l’integrazione riguardante il controllo esterno.
La nuova bozza, presentata da Gianclaudio Bressa del Pd e Antonio Leone del Pdl e che verrà votata venerdì, prevede che “entro trenta giorni dalla propria costituzione, ciascun Gruppo approvi uno statuto, il quale indichi l’organo competente ad approvare il rendiconto e l’organo responsabile per la gestione amministrativa e contabile del Gruppo”.
Nella bozza si legge anche che “i contributi della Camera sono destinati dai Gruppi esclusivamente agli scopi istituzionali riferiti all’attività parlamentare e alle funzioni di studio, editoria e comunicazione ad essa ricollegabili, nonché al fine di garantire il funzionamento degli organi e delle strutture dei Gruppi”.
In poche parole la bozza prevede sì più trasparenza nei bilanci dei gruppi parlamentari della Camera, ma prevede anche che il controllo avvenga all’interno di Montecitorio senza passare per società di certificazione esterne, come proposto inizialmente da Fini.