La moda di chiamare il tempo per nome | T-Mag | il magazine di Tecnè

La moda di chiamare il tempo per nome

di Matteo Buttaroni

Sono ormai decenni che vengono attribuiti agli eventi climatici nomi propri di persona. Inizialmente si usava, soprattutto in America e soprattutto nel caso delle tempeste tropicali, dare a queste forze della natura nomi di santi, secondo il giorno in cui era previsto l’uragano e quindi sulla base della ricorrenza. Con il passare del tempo cambiò l’usanza e i nomi dei santi furono sostituiti da quelli prettamente femminili per poi cambiare di nuovo e attribuire alle intemperie anche i nomi maschili. Fu quasi una scelta obbligata, che avvenne nel 1979, perché il movimento femminista e le donne in generale non ritennero appropriato l’accostamento femmina-uguale-sciagura.
Ci fu però una piccola parentesi, dal 1950 al 1953, in cui le tempeste furono denominate secondo l’alfabeto militare: il primo fu infatti chiamato Able.
Il più devastante uragano della storia, devastante anche in termini economici, con 100 miliardi di dollari di danni, fu Katrina che causò, nel 2005, la morte di 1833 persone. Dopo fu la volta di Irene che, nel 2011, causò 56 morti e circa 10 miliardi di dollari di danni.
Ora è Sandy a tenere la scena. La notte scorsa l’uragano si è abbattuto sulla East Coast americana provocando oltre 100 morti di cui 40 solo negli Stati Uniti, stando ai dati diffusi martedì sera.
La mania di dare nomi agli eventi climatici da qualche tempo non è un’esclusività americana, ma un sistema assai diffuso anche in Italia. Alcuni giorni fa, ad esempio, Cleopatra ha quasi bloccato una città come Roma. Diciamo quasi perché l’allerta meteo si è rivelato inferiore rispetto a quanto paventato nelle ore precedenti.
A lanciare questa moda in Italia è stato il sito www.meteo.it. E così abbiamo visto tutto un susseguirsi di eventi climatici dai nomi suggestivi: Lucy, Annibale, Caligola, Nerone (quale miglior nome per rappresentare una condizione di forte caldo?), Minosse, Caronte, Scipione. Ma suggestioni a parte, si tratta solo di una questione puramente mediatica. Tuttavia, pensandoci bene, chi non avrebbe paura di Lucifero, che a metà agosto era pronto a colpire l’Italia? O di Cleopatra, venuta nel nostro Paese giustappunto per distruggere Roma?

 

Scrivi una replica

News

Borrell: «I flussi migratori potrebbero diventare una forza dissolvente per l’Unione europea»

I flussi migratori potrebbero diventare «una forza dissolvente per l’Unione europea». Lo ha detto l’Alto Rappresentante europeo per la Politica estera, Josep Borrell, intervenendo nel…

22 Set 2023 / Nessun commento / Leggi tutto »

Cina-Siria, Xi Jinping annuncia «partenariato strategico»

«Oggi annunceremo insieme l’istituzione del partenariato strategico Cina-Siria, che diventerà un’importante pietra miliare nella storia delle relazioni bilaterali». Lo ha affermato il presidente cinese Xi…

22 Set 2023 / Nessun commento / Leggi tutto »

Bloomberg: «Russia aumenterà la spesa per la difesa al 6% del Pil»

Secondo Bloomberg la Russia prevede un massiccio aumento della spesa per la difesa il prossimo anno. Stando alla bozza dei piani di bilancio visionati dall’agenzia…

22 Set 2023 / Nessun commento / Leggi tutto »

Pnrr, l’Italia ha presentato la richiesta di pagamento della quarta rata

«È il frutto di un proficuo lavoro svolto in piena sintonia con la Commissione europea». Così il ministro per gli Affari europei, il Sud, le…

22 Set 2023 / Nessun commento / Leggi tutto »
Testata registrata presso il tribunale di Roma, autorizzazione n. 34/2012 del 13 febbraio 2012
Edito da Tecnè S.r.l - Partita Iva: 07029641003
Accedi | Disegnato da Tecnè Italia