In aumento i gruppi di’impresa, ma calano gli addetti
I gruppi più grandi sono pochi, ma occupano oltre tre milioni di addetti
Nel 2010 in Italia si contano oltre 82 mila gruppi di impresa, che comprendono più di 185 mila imprese attive residenti e occupano oltre 5,6 milioni di addetti. Rispetto all’universo definito da Asia (Archivio Statistico delle Imprese Attive), i gruppi coinvolgono il 4,1% delle imprese attive e circa un terzo degli occupati. L’incidenza dei gruppi sale al 20,7% se calcolata rispetto alle sole società di capitali presenti nel registro delle imprese, con un peso sull’occupazione pari al 55,4%.
I gruppi sono circa il 2,6% in più rispetto al 20091 e gli addetti coinvolti lo 0,9% in meno. Il calo di addetti, che si verifica nelle classi di maggiori dimensioni, riflette la diminuzione dell’1,2% degli addetti dell’universo delle imprese attive.
La classe dimensionale 100-499 addetti è quella che ha registrato la maggior riduzione del numero di gruppi (-2,6%) e dei relativi addetti (-2,9%). Di contro, la crescita maggiore sia in termini di numero di gruppi (4,7%) sia in termini di addetti (2,4%) si concentra nella classe dimensionale più piccola (1-19 addetti).
Passando ad analizzare la struttura organizzativa dei gruppi, la dimensione media delle imprese appartenenti a gruppi è di 30,7 addetti contro una dimensione media per il totale delle imprese attive pari a 3,9. Nei gruppi, la dimensione media oscilla tra 25,2 addetti per strutture con una sola impresa e 328,2 addetti per i gruppi con più di 50 imprese. Tale dimensione raggiunge i valori più elevati, 731,5 addetti per impresa, per i gruppi con oltre 5.000 addetti. Valori così elevati sono da analizzare con l’indice di asimmetria dimensionale delle imprese nei gruppi.
Per le classi dimensionali più grandi – sia in termini di numero di imprese attive nei gruppi sia in termini di addetti – l’indice presenta valori vicini all’unità, che suggeriscono una dispersione della dimensione delle imprese più elevata rispetto a quella osservata nelle altre classi.
Il numero di imprese attive nei gruppi è in media pari a 2,3 per gruppo e raggiunge il valore più alto, 66,4 imprese, nella classe con 50 imprese e oltre. Considerando la distribuzione per classi di addetti, il valore più alto, pari a 20,6 imprese per gruppo, si osserva nella classe con oltre 5.000 addetti.
L’1,7% dei gruppi è a controllo pubblico, quota che sale al 10% (in termini sia di addetti sia di imprese) nelle classi dimensionali maggiori.
Altro aspetto che caratterizza i gruppi è la figura del controllante. L’11,8% dei gruppi con almeno una impresa attiva residente è controllato da un soggetto non residente, con un peso sull’occupazione dei gruppi pari al 22,1%.
La dimensione media dei gruppi, controllati da soggetti non residenti, è pari a 130 addetti per gruppo contro una dimensione media di 61 addetti nei gruppi con vertice residente. Se si considerano anche le imprese estere residenti (branches), la percentuale dei gruppi a controllo estero sale al 16,8%.
Tra i vertici residenti prevalgono le strutture organizzative con a capo una persona fisica o un’impresa individuale (38,9% dei gruppi), che riuniscono il 45,6% delle imprese appartenenti a gruppi, con un peso di addetti pari al 19,8% del totale dei vertici residenti.
In termini di addetti, la forma giuridica dei vertici più rilevante è la società per azioni (28,7% del totale) mentre in termini di imprese appartenenti a gruppi, un posto rilevante è occupato dalle società a responsabilità limitata (21,7%). Se si considera la dimensione media, prevalgono come forma organizzativa i gruppi controllati dalle società in accomandita per azioni che, pur rappresentando soltanto lo 0,1% dei gruppi nazionali, hanno una dimensione media di oltre 1400 addetti per gruppo.
Nel settore dell’intermediazione finanziaria prevalgono le società di capitali
Al fine di concentrare l’attenzione sul settore di imprese maggiormente significativo dal punto di vista economico, l’analisi su alcune caratteristiche strutturali delle imprese che appartengono a gruppi viene effettuata su quelle aventi forma giuridica di società di capitale, anche per garantire che la valutazione avvenga rispetto a un denominatore omogeneo in quanto a campo di osservazione.
Gli addetti delle società di capitali appartenenti a gruppi rappresentano il 55,4% degli addetti di tutte le società di capitali presenti nel registro Asia Imprese. Tale percentuale sale all’87,5% nel settore dell’Intermediazione monetaria e finanziaria, con una incidenza maggiore per le società che hanno sede nel Centro (91,4%) e nel Nord Ovest (90,4%). Anche nel settore dell’Industria si rileva una presenza significativa, in termini occupazionali, di società appartenenti a gruppi (55,5%), con prevalenza di quelle con vertice nel Nord Ovest e nel Nord Est (rispettivamente 62,9% e 59,4%).
Analizzando la distribuzione delle società di capitali appartenenti a gruppi in base all’attività economica svolta e alla dimensione in termini di addetti, si conferma ancora una volta che le unità di più grandi dimensioni operano prevalentemente attraverso strutture di gruppo. Infatti, a fronte del dato medio complessivo, pari – come si è detto- al 55,4% degli addetti, le società con oltre 500 addetti che appartengono a gruppi pesano per il 94,6% sul totale di questa classe dimensionale.
In alcuni settori la copertura è totale. Si tratta di quelli a maggiore intensità tecnologica (Fabbricazione di computer, apparecchi elettronici e ottici, Fabbricazione di apparecchi elettrici, Fabbricazione di macchinari ed apparecchi n.c.a.) e ad elevate economie di scala (Attività estrattiva, Fabbricazione di sostanze e prodotti chimici, Produzione di articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici).
Anche in settori più tradizionali sono presenti attività produttive in cui tutte le imprese con 500 addetti e oltre fanno parte di un gruppo (Industrie tessili, abbigliamento, pelli e accessori, Industria del legno, della carta e stampa, Fabbricazione di articoli in gomma e materie plastiche, altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi).
Fonte: Istat