Il quarto giorno al Festival internazionale del film di Roma

Giornata dedicata alle sezioni parallele Fuori Concorso e XXI, questa quarta. Si inizia con la trasferta in terra d’Oltralpe di Michele Placido. Con un cast metà francese e metà italiano di gran spessore (Auteil, Kassovitz, Argentero e Violante Placido) il regista italiano, dopo i successi di Romanzo criminale e Vallanzasca, si cimenta con il noir di terra francese, ovvero il polar. Il cecchino ruota attorno a un plot particolarmente complesso dove si mescolano le formule del buddy movie, del crime movie e del heist movie.
Glissando sullo scatologico film di Pappi Corsicato Il volto di un’altra ci concentriamo su una garbata commedia in costume ( degli anni ’60) francese presentata Fuori concorso. Populaire di Régis Roinsard ruota attorno alla vicenda di Rose Pamphyle, giovane ragazza che spera di diventare una brava segretaria, e scoprirà di essere la dattilografa più veloce del mondo. Come sempre nei film francesi troviamo una recitazione di gran classe ed eleganze, cui i perfetti interpreti sono: Déborah François (L’enfant), Romain Duris (L’appartamento spagnolo) e Bérénice Bejo (The artist).
Per la sezione Cinema XXI raccontiamo invece di due opere particolari e profondamente teoriche. La prima è Suspension of disbelief dell’acclamato regista Mike Figgis. Figgis si misura, ancora una volta, con opera che ruota attorno alle potenzialità narrative del mezzo cinema (il caso più eclatante della sua filmografia è Timecode del 2000). Il plot principale del film è un classico giallo con scambio d’identità (si pensi a Hitchcock o De Palma),ma il vero fulcro dell’opera è un discorso narrativologico sulla costruzione di una sceneggiatura perfetta. Difatti il protagonista è un acclamato sceneggiatore e la storia che lui vive in prima persona si mescola con il film scritto da lui stesso e con una sceneggiatura che sta ancora scrivendo, il tutto intervallato dalla sue lezioni sui cardini di un buon plot. Film estremamente affascinante quanto complesso.
Ultimo pellicola di oggi è Goltzius and the pelican company del visionario regista inglese Peter Greenaway (I misteri del giardino di Compton House), mentre il film di cui sopra si concentrava sulla scrittura questo si concentra sulla pura espressione artistico\pittorica. Da tempo l’autore inglese ha abbandonato un cinema puramente narrativo per raccontare immagine attraverso grandi geni dell’arte : in questo specifico caso è il tipografo Hendrick Goltzius. Film dal meraviglioso impatto visivo, certo destinato ai palati più fini.
Oggi è stata la giornata del crime e delle teorie filmologiche, domani è la giornata dedicata ai più piccoli: Le 5 leggende, Ralph spaccatutto e l’ultima parte di Twilight.