Le decisioni prese dal Consiglio dei Ministri n.54 | T-Mag | il magazine di Tecnè

Le decisioni prese dal Consiglio dei Ministri n.54

Decreto-legge di completamento della disciplina di accesso ai finanziamenti

La disciplina adottata dal Governo con il Decreto-Legge N.174 del 2012 ha previsto condizioni e procedure per accedere a finanziamenti agevolati per la ripresa dei versamenti tributari e contributivi già sospesi in occasione degli eventi sismici che hanno colpito le regioni Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto nel maggio 2012.
Durante i lavori di conversione in legge del provvedimento d’urgenza la Camera ha varato alcuni emendamenti integrativi. I tempi di definitiva conversione in legge (9 dicembre 2012) mettono a rischio per gli aventi diritto la possibilità di accedere tempestivamente alle procedure bancarie di finanziamento. E’ quindi necessario anticipare l’effettività delle disposizioni emerse dal dibattito parlamentare. In sostanza con il decreto-legge si chiarisce che possono accedere ai finanziamenti, oltre le imprese industriali, le imprese commerciali, agricole, i liberi professionisti e i lavoratori dipendenti, sempreché abbiano titolo ad accedere ai contributi avendo subito danni.
Con questa definizione della platea dei beneficiari si esaurisce definitivamente il quadro agevolativo, in caso di calamità naturali, ammissibile in base alle norme comunitarie.
Con questa definizione della platea dei beneficiari si esaurisce definitivamente il quadro agevolativo, in caso di calamità naturali, ammissibile in base alle norme comunitarie.

Ratifica atti internazionali

Su proposta dei Ministri per gli affari europei e degli affari esteri, di concerto con i Ministri competenti, il Consiglio ha approvato un provvedimento che ratifica e da esecuzione al Protocollo concernente le preoccupazioni del popolo irlandese relative al Trattato di Lisbona, firmato a Bruxelles il 13 giugno 2012.
La decisione di adottare un Protocollo da allegare al TUE e al TFUE, all’atto della conclusione del successivo Trattato di adesione all’UE è stata presa dal Consiglio europeo nel 2009, dopo l’esito negativo del primo referendum irlandese sul Trattato di Lisbona.
Il protocollo, che l’Italia ha firmato il 16 maggio 2012, contiene una serie di disposizioni volte a tutelare in particolare il diritto alla vita, alla famiglia e all’istruzione; la fiscalità (con una disposizione che impedisce a qualsiasi norma del Trattato di Lisbona di modificare la competenza UE in materia di fiscalità); la sicurezza e la difesa.

Valorizzazione delle aree agricole

Il Consiglio ha approvato in via definitiva, dopo aver acquisito il parere favorevole della Conferenza unificata, il disegno di legge per la valorizzazione delle aree agricole e di contenimento del consumo del suolo (cfr. comunicato stampa n. 45 del 14 settembre 2012). L’opportunità dell’intervento è quanto mai attuale alla luce dei gravissimi fenomeni alluvionali degli ultimi giorni.
Il DDL, proposto dai Ministri delle politiche agricole alimentari e forestali, per i beni culturali e dello sviluppo economico-infrastrutture, dispone il divieto di mutamento di destinazione per almeno 5 anni per le superfici agricole che hanno ricevuto aiuti di Stato o comunitari. Il provvedimento persegue inoltre la finalità di valorizzare la superficie agricola, oltre che lo scopo di promuovere l’attività agricola che su di essi si svolge o potrebbe svolgersi, al fine di impedire che il suolo venga eccessivamente “eroso” e “consumato” dall’urbanizzazione e di favorire con il recupero di nuclei abitati rurali.
La salvaguardia della destinazione agricola dei suoli e la conservazione della relativa vocazione naturalistica rappresentano un obiettivo di primaria importanza, soprattutto alla luce dei dati statistici acquisiti, dai quali risulta la progressiva “cementificazione” della superficie agricola nazionale.
Il disegno di legge mira, pertanto, a garantire l’equilibrio tra i terreni agricoli e le zone edificate o edificabili, ponendo un limite massimo al consumo di suolo e stimolando il riutilizzo delle zone già urbanizzate. Fissando, a livello nazionale, l’estensione massima di superficie agricola consumabile, si salvaguarda infatti la destinazione agricola dei suoli. Il mantenimento dell’attività agricola inoltre consente di poter gestire il territorio e contribuisce a diminuire il rischio di dissesti idrogeologici, tutelando così non solo il nostro paesaggio ma anche la nostra produzione agricola. Per tale scopo si prevede la destinazione dei proventi derivanti dai titoli abilitativi edilizi e dalle sanzioni riscosse ad interventi di realizzazione delle opere di urbanizzazione, primaria e secondaria, nonché per la qualificazione dell’ambiente e del paesaggio anche ai fini della messa in sicurezza delle aree esposte a rischio idrogeologico. È importante ricordare che l’Italia non è autosufficiente dal punto di vista della produzione agricola e quindi più suolo si consuma e meno è sicuro il nostro territorio e più grande è il deficit alimentare del nostro Paese.

Lavori, servizi e forniture militari

Su proposta del Ministro della difesa, di concerto con i Ministri competenti, il Consiglio ha approvato uno s c hema di regolamento per la disciplina delle attività del Ministero in materia di lavori, servizi, e forniture militari.
Il regolamento disciplina le forniture di materiali militari (cioè quelli specificamente progettati o adattati per fini militari e destinati a essere usati come arma, munizioni o materiale bellico), i lavori e i servizi a loro correlati e quelli destinati all’attività operativa delle Forze armate, in Italia e all’estero.
Il regolamento verrà sottoposto al parere del Consiglio di Stato.

Privatizzazione dell’Unione nazionale degli ufficiali in congedo d’Italia

Su proposta del Ministro della difesa, di concerto con i Ministri per la pubblica amministrazione e la semplificazione e dell’economia e delle finanze, il Consiglio ha approvato uno s c hema di regolamento che privatizza l’“Unione nazionale degli ufficiali in congedo d’Italia” – UNUCI, ente pubblico non economico vigilato dal Ministero della difesa. La privatizzazione dell’Unione, prevista dal “Semplifica Italia”, consentirà un risparmio di spesa e un guadagno in efficienza. La nuova natura di soggetto di diritto privato crea infatti le condizioni per introdurre capacità decisionali e gestionali più moderne.
Il regolamento verrà sottoposto al parere del Consiglio di Stato e delle Commissioni parlamentari competenti.

Recepimento normativa comunitaria

Il Consiglio ha approvato uno s c hema di decreto legislativo che disciplina le sanzioni per la violazione delle norme EU (Regolamento CE n. 1102/2008) sul divieto di esportazione del mercurio metallico e di taluni composti e miscele del mercurio e allo stoccaggio in sicurezza del mercurio metallico.
Le norme europee impongono il divieto di esportazione dall’UE del mercurio metallico e di alcuni composti del mercurio. L’obiettivo è quello di assicurare che le eccedenze di mercurio siano stoccate in maniera sicura, evitando il rischio di esposizione per gli esseri umani, e di contenere le emissioni nell’ambiente. Le sanzioni per i trasgressori sono di natura penale e amministrativa. Lo s c hema sarà ora inviato al parere delle Commissioni parlamentari competenti.

Fonte: Governo.it

 

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