Lavoro, Fornero: “La disoccupazione giovanile presenta dati devastanti”
Secondo il ministro del Lavoro, Elsa Fornero, “aprire all’immigrazione può comportare dei problemi, in questo momento di crisi, soprattutto per quanto riguarda l’occupazione. Però le due sponde del Mediterraneo non possono essere separate e l’immigrazione dà un grosso contributo alla crescita. Certo è che i nuovi immigrati devono trovare in Italia occasioni di lavoro e cittadinanza”.
Il ministro ha poi sottolineato: “Siamo costantemente rimproverati in Europa per la segmentazione del nostro mercato del lavoro e le aree di assoluta precarietà per i giovani e le donne. Da noi la probabilità di lunghi periodi di disoccupazione è molto più alta, bisogna lavorare per una maggiore stabilizzazione di contratti di lavoro dei giovani”.
“Dobbiamo pensare in termini di piena occupazione e non continuare a ragionare in termini di esclusione, per cui bisogna abbandonare la logica della marginalità – ha poi affermato -. Nel nostro paese dobbiamo ridurre i tempi tra scuola e lavoro. E questo anche perché l’Europa ci dice che in tre mesi, dopo la scuola, dovremmo avere l’occupazione. Analogamente, bisogna ridurre la transizione tra l’essere disoccupato, perché può capitare, e nuovamente occupato. La cosa importante è che la società non chiuda gli occhi e non assuma un atteggiamento passivo, che è quello della cassa integrazione, della mobilità, della deroga”.
Parlando poi della disoccupazione giovanile il ministro ha detto: “E’ un fenomeno che presenta dati devastanti per cui non ci si può più permettere dichiarazioni, ma dobbiamo riempire le norme di progetti concreti”.