Napolitano striglia i partiti: “Polemiche non brucino la fiducia riconquistata”
“Questa interruzione in extremis non può oscurare la fecondità dell’azione del governo”, ma la fine anticipata della legislatura suscita “rammarico e preoccupazione”. A dirlo è stato il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, durante la cerimonia di scambio di auguri tra le alte cariche dello Stato al Quirinale (dove sono presenti anche i leader dei partiti). “In gioco è il paese, è il nostro comune futuro e non solo un fascio di voti per questo o quel partito”.
Napolitano è stato poi molto critico nei riguardi delle forze politiche per il mancato raggiungimento di un’intesa su una nuova legge elettorale: “Il fatto imperdonabilmente grave è stato fallire la prova della riforma della legge elettorale del 2005, su cui pure la Corte Costituzionale aveva sollevato seri dubbi di legittimità”.
“Forte, motivato e tenace – ha quindi aggiunto – è stato il richiamo da parte di tante voci della società civile e del mondo del diritto e quante volte da parte del presidente della Repubblica: ma più forte è stato il sopravvivere delle peggiori logiche conflittuali tra le forze politiche. Nessuno potrà fare a meno di darne conto ai cittadini-elettori e la politica nel suo insieme rischia di pagare un prezzo pesante per questa sordità”.
Napolotano, inoltre, in vista del prossimo impegno elettorale, ha esortato i partiti a non bruciare la fiducia riconquistata dal Paese: “Serve una nuova stagione di rigore e un nuovo slancio di laboriosità e unità, i prossimi cinque anni sono un tempo congruo per il cambiamento e le riforme che servono all’Italia”.