In fuga dall’Italia (dopo la laurea)
E’ il Regno Unito la meta preferita da quel 27,6% di laureati italiani che lascia il Paese appena portati a termine gli studi. Un numero questo che segna il netto aumento rispetto a circa dieci anni prima, quando i laureati emigrati all’estero erano l’11,9% del totale.
Nel dettaglio il Rapporto presentato dall’Istat su Migrazioni internazionali e interne della popolazione residente sottolinea come il numero degli emigranti italiani over 25 oscilli tra le 29 mila e le 39 mila unità e le mete preferite risultino essere la Germania, la Svizzera, il Regno unito e la Francia. Questi Paesi, tutti insieme, arrivano ad assorbire addirittura il 44% degli emigrati italiani. Se si considerando l’immigrazione nei singoli Paesi la graduatoria vede al primo posto il Regno Unito che accoglie l’11,9% degli emigrati laureati, seguito da Svizzera con 11,8%, Germania con 11% e la Francia con 9,5%.
Spostandoci al di fuori dei confini europei, come mete abituali, troviamo il Brasile e gli Stati Uniti d’America.
Considerando invece i rientri in patria troviamo ai primi posti Germania e Svizzera con a seguire il Regno Unito, gli Stati Uniti e la Francia. Nel giro degli ultimi dieci anni si è invertito il flusso di emigrazione in base al titolo di studio: cresce il numero degli emigranti laureati e si contrae il numero degli emigranti senza titolo di studio.
Il numero di spostamenti all’estero dei neolaureati è passato infatti dall’11,9% del 2002 al 27,6% del 2011 mentre, per quanto riguarda gli over 25 senza titolo di studio, il tasso di espatri è passato dal 51% del 2002 a 37,9% del 2011.
Anche la quota degli iscritti laureati aumenta: si passa dal 13,7% del 2002 al 25,9% del 2011. Diminuisce invece la quota di iscritti che possiede solamente la licenzia media: dal 66,7% del 2002 al 48% del 2011.