Non ci sono più i saldi di una volta
Consumatori lontani dai saldi? Probabilmente sì. La colpa, oltre alla crisi economica, potrebbe essere la decisione di non anticipare le vendite promozionali come ha fatto il resto d’Europa. Questa scelta, già fallimentare a causa dei suoi effetti sui consumi natalizi che hanno registrato un crollo del 14%, potrebbe scoraggiare gli italiani a spendere meno anche in occasione degli imminenti saldi invernali. Soprattutto perché i budget per le spese “extra” di molti di noi sono già esauriti e peggio potrebbe andare nelle prossime settimane, considerati i rincari in arrivo e già annunciati nei giorni scorsi.
Secondo il centro studi di Federconsumatori che ha analizzato il potere di acquisto dei consumatori italiani, anticipare le vendite promozionali “avrebbe sicuramente aiutato a registrare un andamento meno disastroso”. Secondo le stime dell’osservatorio si prospetta un calo nella spesa a saldo del 18,8% rispetto al 2011, quando già si registrò un calo del 19,3% rispetto all’anno precedente.
In calo anche il numero di famiglie che dichiarano di essere propense ad acquistare durante il periodo dei saldi, che si attestano al 36-37% del totale, pari a circa 8,9 milioni di famiglie, contro il 44-45% dello scorso anno, pari a 10,8 milioni di famiglie.
Diminuisce anche la spesa media sostenuta dai pochi che approfitteranno dei saldi, pari a 219 euro a famiglia contro i 223 del 2011. Di conseguenza scende anche la spesa totale che passa dai 2,4 miliardi di euro dello scorso anno ai 1,95 miliardi di euro dell’anno corrente. Un andamento estremamente negativo che sottolinea, ancora una volta, la necessità di agire urgentemente per un rilancio del potere di acquisto delle famiglie e dell’intera economia, avviando una nuova fase di sviluppo per il Paese. In occasione degli acquisti promozionali Federconsumarori consiglia di stare attenti ai falsi sconti, diffidare da chi copre la merce magari tramite cartelloni promozionali. Non possono, ovviamente, essere venduti rimasugli di magazzino magari risalenti all’anno precedente.
E nel rispetto degli altri clienti, Federconsumatori consiglia di segnalare alle autorità i casi di “bufale”.