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La certezza del nuovo anno? Le tasse

di Mirko Spadoni

Il nuovo anno porta con sé una certezza: l’aumento della pressione fiscale, che secondo le stime del governo passerà dal 44,7 % del 2012 al 45,3 % nel 2013. E ciò nonostante i numerosi proclami dei leader politici impegnati in campagna elettorale per un abbassamento delle tasse, persino Mario Monti secondo il quale adesso la pressione fiscale deve calare almeno di un punto percentuale. Oltre all’Iva, infatti, che dal luglio prossimo aumenterà di un punto, passando così dal 21 al 22%, contribuiranno a tale aumento tre nuove tasse: la Tares, l’Ilvie e la Tobin Tax.
Ma andiamo con ordine e spieghiamo di cosa stiamo parlando.
Partiamo dalla Tares, ovvero la nuova tassa sui rifiuti e i servizi urbani. Questa nuova imposta, che sostituisce la vecchia Tarsu, assorbirà anche la tariffa per l’igiene ambientale, la cosiddetta Tia, in tutti quei comuni che già la applicano.
L’imposta dovrà essere versata in base alla dimensione dell’immobile e a pagarla sarà non il proprietario dell’abitazione, bensì il residente.
Dovrà essere pagata da chiunque “possieda, occupi o detenga locali atti a produrre rifiuti: parliamo quindi soprattutto di case, ma anche di uffici, negozi o capannoni.
Stando a quanto stabilito dal governo, la Tares dovrà coprire al cento per cento il costo del servizio per le utenze domestiche sostenute dai Comuni. Fino ad oggi, invece, la copertura in media era del 79%, mentre il resto finiva in bilancio.
Ma l’imposta in questione dovrà anche finanziare il costo dei “servizi indivisibili”, come l’illuminazione pubblica o la manutenzione delle strade.
Passiamo all’Ilvie, la nuova tassa che dovrà essere pagata da chi possiede uno o più immobili situati all’estero.
Questa imposta sarà pari al 7,6 per mille del valore della casa come risulta dall’atto d’acquisto o dal contratto (quando non ci sono, secondo il valore di mercato).
L’Ilvie è già in vigore, il contribuente dovrà quindi versarla con la prossima dichiarazione dei redditi.
Stando alle previsioni del governo e tenendo conto che il valore degli immobili dichiarati all’estero corrisponderebbe a 19,4 miliardi di euro, l’Ilvie garantirà entrate per 98 milioni di euro l’anno.
Infine, la Tobin Tax, la tassa sulle transazioni finanziarie che si pagherà a partire dal prossimo primo marzo sui trasferimenti di azioni e titoli partecipativi. Per quest’anno, la Tobin Tax sarà pari allo 0,12 % sulle compravendite di titoli italiani sui mercati regolamentati e allo 0,22 % su quelli “over the counter”, quelli non ufficiali. Ma a partire dal prossimo anno, il prelievo scenderà allo 0,1 e 0,2%. 

 

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