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L’annus horribilis del mercato dell’auto

di Mirko Spadoni

E’ stata decisamente una pessima annata, il 2012, per il mercato delle auto. I dati forniti dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti confermano infatti il crollo delle vendite rispetto allo scorso anno. Leggendo i dati forniti dal ministero si apprende che negli ultimi dodici mesi sono stati immatricolati 1.402.089 veicoli: 347.650 in meno rispetto al 2011. Un dato preoccupante se confrontato con quelli del passato, perché per trovare valori più bassi bisogna tornare indietro nel tempo, fino al 1979, quando le immatricolazioni furono 1.397.039.
Il trend negativo è stato confermato anche a dicembre, quando le vetture immatricolate sono state 86.753 (il -22,5% rispetto allo stesso mese del 2011).
Si tratta del tredicesimo mese consecutivo in cui il mercato automobilistico si caratterizza per il segno meno.
Va male anche nel settore dell’usato, che chiude l’anno con un calo del 9,75%, pari a 4.125.266 trasferimenti di proprietà. In un quadro complessivo, decisamente negativo, vanno benissimo le automobili a basso impatto ambientale, che a causa dell’alto costo dei carburanti tradizionali, raggiungono quota 9,2% per quanto riguarda il Gpl, con un incremento del 128,5% e il 3,8% per il metano (+40% rispetto alle automobili a metano immatricolate nel 2011). Discorso inverso per i carburanti tradizionali, con il diesel che perde due punti di quota, fermandosi nell’intero anno al 53,4% e la benzina che perde quasi 6 punti, fermandosi a quota 33,2%.
Ad acquistare sempre meno automobili sono soprattutto le famiglie (-22,9% rispetto al 2011), con un volume di vendite che si attesta a 899.937 unità. Quella occupata dalle famiglie italiane è la più bassa quota di mercato mai registrata (63,8%).
In flessione anche gli acquisti da parte delle imprese (-17,2% e 259.265 unità) e il noleggio che con 251.622 immatricolazioni perde il 9,9% rispetto al 2011.
Ma il mercato delle automobili vive momenti di difficoltà anche a livello internazionale. In Francia, ad esempio, nel 2012 le vendite si sono attestate a quota 1.898.872, il 13,9% in meno rispetto al risultato registrato nel 2011. Il dato transalpino, migliore di quello italiano, è però il peggiore rilevato in Francia dal 1998, quando erano state vendute 1,94 milioni di auto. Dal 1998 in poi, le automobili vendute erano state sempre superiori a due milioni di unità.
Ma se in Francia e Italia va male, peggio va in Spagna, dove le auto immatricolate negli ultimi dodici mesi sono state solo 699.589. Il dato, reso noto dalle associazioni dei costruttori, concessionari e venditori, è il peggiore degli ultimi 23 anni.
Il Gruppo Fiat ha immatricolato 100.000 auto in meno rispetto allo scorso anno. Ma il Lingotto ha ottenuto anche risultati positivi.
La casa automobilistica torinese, infatti, ha aumentato la propria quota di mercato, che è passata dal 29,43% del 2011 al 29,59%.
Tra tutte le vetture, la Panda è stata la più venduta in Italia nel 2012 con quasi 118.000 immatricolazioni e il 44% di quota nel segmento A.
Ma ad andare benissimo è stata anche un’altra automobile con il marchio Fiat: la Punto. L’auto, che con una quota del 18,7% nel segmento B, è la più venduta nella sua categoria.
Tuttavia, i risultati più confortanti per il Lingotto arrivano da oltreoceano: dal Brasile, dove sono stati immatricolati ben 838.000 veicoli (+11% rispetto al 2011) e dagli Stati Uniti, dove le vendite della Chrysler, azienda che fa capo al gruppo Fiat, segnano un +21%. Il dato migliore dal 2007.

 

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