Quanto resisterà Silvio a Servizio Pubblico?
Tra un “mi candido, non mi candido” e “faccio un passo indietro, anzi no”, una cosa è sicura: Berlusconi è ritornato in scena, almeno quella televisiva. Dopo essere stato ospite di Giletti, Gruber, Vespa, tv locali, radio, giovedì tocca a Michele Santoro nel suo Servizio Pubblico. E, se già nelle altre trasmissioni tv aveva regalato il suo siparietto, stavolta ci sarà da divertirsi sul serio. Perché è chiaro: quei due non si stanno molto simpatici e sicuramente l’ex premier coglierà l’occasione per l’ennesima sfida. Come dice sempre: “Santoro mi regala voti”.
Una sfida, quella Santoro-Berlusconi, che ha toccato il suo apice in due battaglie ormai note. La prima, quella del 2001 quando, intervenendo telefonicamente al programma Il Raggio Verde in onda sulla Rai, il Cavaliere accusò il presentatore di condurre trasmissioni trappola e, sottolineando il fatto che Santoro lavorava per il servizio pubblico, lo invitò a contenersi. Santoro dalla sua rispose di non esser “suo dipendente”.
Evidentemente Berlusconi prese quest’ultima affermazione come una sfida: arrivò il momento del cosiddetto editto Bulgaro, un anno dopo. In quel periodo Silvio Berlusconi era a capo del governo e una voce in capitolo sulla Rai ce l’aveva, eccome. Fu così che Santoro, insieme ai “comunisti” Enzo Biagi e Daniele Luttazzi, venne allontanato da mamma Rai per l’uso “criminoso” e quindi obligatoriamente “punibile dalla nuovo dirigenza Rai”.
Dimenticati gli attriti del passato i due si incontreranno nuovamente stasera in casa-Santoro che, spalleggiato da Marco Travaglio (altra lingua pungente e pericolosa per Berlusconi), ha promesso di non tendere trappole. Staremo a vedere. Berlusconi resisterà fino al termine della trasmissione o minaccerà l’abbandono come già fatto con Giletti? Riuscirà a recuperare gli elettori delusi e incerti o li allontanerà ancora più da se? Si vedrà, intanto i bookmakers si scatenano sulla possibile durata dell’ex premier al cospetto del suo nemico giurato e quotano l’abbandono anticipato a 5.00.