Fiat, Marchionne: “Possiamo ridare all’industria italiana un futuro diverso” | T-Mag | il magazine di Tecnè

Fiat, Marchionne: “Possiamo ridare all’industria italiana un futuro diverso”

Durante l’inaugurazione dello stabilimento Maserati a Grugliasco l’ad di Fiat, Sergio Marchionne, ha detto: “Dobbiamo rimuovere gli ostacoli che gravano su chi fa industria in Italia e tengono lontani capitali preziosi per l’avvio di nuove attività.
Lo possiamo fare abbracciando finalmente in ogni gradino della società una cultura industriale che crede nella competizione, che vede le imprese e i lavoratori uniti ed alleati in questa sfida”.
“Non intendo entrare – aggiunge – nelle polemiche recenti che sono seguite alla richiesta della cassa integrazione per lo stabilimento di Melfi. Sono l’ennesima prova che la Fiat viene usata per fini politici e questo purtroppo succede in un momento particolarmente delicato per l’Italia. Possiamo usare la Fiat per ridare all’industria italiana un futuro diverso e migliore. Possiamo usarla per il contributo che può offire in termini di investimenti e occupazione alla fase di ricostruzione dell’Italia. Possiamo usarla come testa di ponte per aprire il paese a una nuova fase di export. Usiamola per questo, ma solo per questo. Non abusiamo di lei per fini politici. Le energie spese per attaccare la Fiat, gli sforzi, anche spasmodici per trasformarla in un’arena politica, sarebbe molto più utile indirizzarli verso il risanamento del paese”.
Dello stesso parere anche John Elkann, che afferma: “Vogliamo contribuire concretamente al progresso di tutte le comunità in cui siamo presenti affrontando i problemi e cercando soluzioni. Questo impegno, lo stesso impegno che sentiva mio nonno, non è cambiato. Sono passati dieci anni da quando mio nonno non c’è più e da allora questo impegno non è mai venuto meno: per volere della mia famiglia e di Sergio Marchionne, nonostante le difficoltà della situazione di mercato, abbiamo fatto scelte difficili per continuare a produrre in Italia. Non tutti hanno avuto l’onestà di riconoscerlo, ma chi vive davvero la nostra realtà sa come stanno le cose: dopo l’avvio della produzione della Panda a Pomigliano, un mese fa a Melfi abbiamo annunciato due nuovi modelli. E ora siamo qui per riportare alla vita uno stabilimento che sei anni fa sembrava avere il destino segnato”.

 

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