Italiani stressati dal lavoro e pessimisti sul proprio futuro
Un clima di pessimismo e incertezze sul proprio futuro economico e professionale. E’ anche a questo che la crisi economica ha portato gli italiani secondo i dati raccolti da Eurispes.
Un clima diffuso per oltre la metà del campione di intervistati: il 64,1% teme di non avere la possibilità di fare progetti per il futuro mentre il 53,3% dichiara di non essere più in grado con il proprio lavoro di sostenere in modo adeguato il proprio nucleo familiare. Eurispes parla anche di un 61,3% di italiani che dichiara di non essere in grado di sostenere spese importanti come l’acquisto di una casa o di un automobile.
Anche il lavoro risulta essere una fonte di stress, basti pensare che solo l’8% afferma di non sentirsi mai stressato dal lavoro. Causa di questo malessere interiore è sicuramente anche l’attività di mobbing fatta dai superiori nei confronti dei dipendenti: il 23,5% dei lavoratori risulta esserne vittima. Sebbene si pensi che il mobbing sia esclusivamente di tipo verticale, quindi superiore-dipendente, questo tipo di fenomeno di verifica “solo” nell’87,6% contro il 39,2% dei casi in cui il mobbizzato risulta essere vittima addirittura dei proprio colleghi.
Il 92% degli intervistati risulta quindi stressato da l proprio ambiente lavorativo, dalle proprie mansioni o direttamente dai proprio superiori o capi. Di questo 92% il 59,5% afferma di accusare questo stress solo qualche volta, il 21,9% spesso, mentre il 10,6% addirittura sempre.
Tra i principali motivi del malessere di lavoratori si notano le scadenze e i tempi di consegna per il 59,5%, la mancanza di tempo da dedicare alla propria persona per il 51,7% e i carichi eccessivi di lavoro per il 51,5%.
Meno critici vengono invece considerati la precarietà lavorativa, fattore di stress solo per il 28% del campione; i rapporti con i colleghi, per il 27,8%; la scarsa copertura previdenziale e assicurativa, per il 25,2% e l’irregolarità nei pagamenti,per il 24,7%.
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