Elezioni, Ingroia: “Non tornerei a Palermo per fare il Pm”
Parlando a Rtl 102,5 Antonio Ingroia ha detto: “Io credo che sia un approccio sbagliato e questa idea si è formata a seguito di un continuo lavaggio del cervello che Berlusconi con il berlusconismo ha determinato nel modo di pensare degli italiani. In tutte le cose ci vuole equilibrio. Sono contrario al fatto che il magistrato debba totalmente dimettersi e rinunciare per sempre a sovlgere il suo ruolo di magistrato, cosi’ come sono contrario al sistema delle porte girevoli: cioè che il magistrato dopo un’attività parlamentare possa tornare al suo posto, specie se particolarmente esposto. Io non tornerei mai a fare il PM a Palermo e a occuparmi delle indagini di mafia e politica ma, ad esempio, ho svolto sino a qualche settimana fa un incarico internazionale per conto delle Nazioni Unite in America Centrale contro il narcotraffico, perché escludere questo tipo di attività? Non vedrei nessuna incompatibilità con un periodo di attività parlamentare. Si potrebbe anche introdurre un periodo di cuscinetto ma questo non stempererebbe granché le polemiche”.
“Non si tratta di stabilire a priori con chi ci sarà alleanza – aggiunge -. Noi abbiamo un programma molto chiara, sicuramente ci sono alcune convergenze di fondo con il Movimento 5 stelle, specialmente per quanto riguarda la premessa: vogliamo rompere il sistema attuale dei partiti, dei vecchi partiti, vogliamo costituire una politica nuova, aperta, soprattutto ai cittadini che non hanno mai fatto attività politica per portare tanti cittadini che rappresentano l’impegno nel civile nel Parlamento. Su questo auspico che con il Movimento 5 stelle si possano trovare convergenze in Parlamento, dopodiché si vedrà”.