Gli italiani e la fiducia nella magistratura
Le critiche di questi giorni da parte del leader del Pdl, Silvio Berlusconi, e di molti esponenti del centrodestra alla magistratura sono suonate piuttosto “aspre” dopo i casi Finmeccanica, Formigoni e Fitto. Giovedì, inoltre, è stata una giornata di arresti (Cellino, presidente del Cagliari, Baldassari, ex capo area finanza del Monte dei Paschi di Siena, e l’imprenditore Angelo Rizzoli).
Il pensiero di Berlusconi è noto, ma mercoledì ha rincarato la dose: “Oggi dentro la nostra democrazia c’è un cancro, una patologia che si chiama magistratura. Non tutti i magistrati – ha poi aggiunto -, ma una corrente legata da un filo rosso che usa il potere dei giudici contro gli avversari per farli sparire”.
In tutto ciò, come la pensano gli italiani? Anche stavolta, per rispondere sommariamente al quesito, ci viene incontro il Rapporto Italia 2013, contenente un’indagine dell’Eurispes al riguardo.
Dopo il calo della fiducia degli italiani registrato lo scorso anno nei confronti della magistratura l’indice è tornato a crescere. A testimoniarlo sono i dati raccolti da Eurispes, dai quali si evince che quattro italiani su dieci ripongono molta, il 12,5%, e abbastanza fiducia, il 29,5%, in questa istituzione. Viene comunque evidenziato che la fetta maggiore, il 56,4%, degli italiani naviga in senso opposto non nutrendo alcuna fiducia verso il potere giudiziario.
Dal punto di vista dell’appartenenza politica si nota una spaccatura. E’ infatti il campione che afferma di essere di centro-sinistra o sinistra il più fiducioso.
Il 73,2% dei cittadini di centro sinistra e il 65,4% di quelli di sinistra appoggiano in pieno l’istituzione contro solo il 21,6% di quelli di centro-destra e il 30,4% di quelli appartenenti all’area di destra. L’area di centro è divisa sostanzialmente a metà: il lavoro della Magistratura è apprezzato dal 44,5% dei “centristi” contro il 55,6% che si dichiara insoddisfatto. Solo il 32,2% di chi non dichiara alcuna appartenenza politica appoggia la magistratura.